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Il Nuovo giuramento professionale del medico |
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Inserito il 06 aprile 2007 da admin. - professione - segnala a:
Aggiornato il testo del giuramento per l'ingresso nella professione medica.
Nella riunione del Comitato Centrale della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, che si è tenuto a Catanzaro il 23 marzo 2007, è stato aggiornato il testo del Giuramento che segna l'ingresso nella professione medica.
In sostanza, si tratta di una sorta di sintesi che riassume i principi deontologici ed etici che devono ispirare il medico in tutti i suoi comportamenti, anche al di fuori dell'ambito dell'esercizio professionale. Il giuramento segna l'ingresso in una professione millenaria la cui base scientifica è continuamente sottoposta a modifiche rilevanti, dato il continuo evolversi delle conoscenze, e i conseguenti nuovi problemi etici connessi.
In questo "compromesso" tra la conferma di un ruolo millenario, da una parte, ed il mutare del contesto sociale e di prospettive scientifiche, dall'altra, si è posto il testo del nuovo Giuramento recentemente validato a Catanzaro dal Comitato Centrale dell'Ente.
Aggiornato nella stesura, ma non nella tensione morale rispetto a quello antichissimo di Ippocrate (V - IV secolo avanti Cristo) che diede vita alla prima summa deontologica dell'attività medica), il testo odierno segue quelli precedentemente validati da Fnomceo nel 1978, nel 1989, e poi nel 1998: un'operazione connotata da una forte valenza simbolica.
Il nuovo testo del giuramento
Consapevole dell'importanza e della solennità dell'atto che compio e dell'impegno che assumo, giuro:
- di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento rifuggendo da ogni indebito condizionamento; - di perseguire la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell'uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale; - di curare ogni paziente con eguale scrupolo e impegno, prescindendo da etnia, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica e promuovendo l'eliminazione di ogni forma di discriminazione in campo sanitario; - di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di una persona; - di astenermi da ogni accanimento diagnostico e terapeutico; - di promuovere l'alleanza terapeutica con il paziente fondata sulla fiducia e sulla reciproca informazione, nel rispetto e condivisione dei principi a cui si ispira l'arte medica; - di attenermi nella mia attività ai principi etici della solidarietà umana contro i quali, nel rispetto della vita e della persona, non utilizzerò mai le mie conoscenze; - di mettere le mie conoscenze a disposizione del progresso della medicina; - di affidare la mia reputazione professionale esclusivamente alla mia competenza alle mie doti morali; - di evitare, anche al di fuori dell'esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il decoro e la dignità della professione; - di rispettare i colleghi anche in caso di contrasto di opinioni; - di rispettare e facilitare il diritto alla libera scelta del medico; - di prestare assistenza d'urgenza a chi ne abbisogni e di mettermi, in caso di pubblica calamità, a disposizione dell'autorità competente; - di osservare il segreto professionale e di tutelare la riservatezza su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell'esercizio della mia professione o in ragione del mio stato; - di prestare, in scienza e coscienza, la mia opera, con diligenza, perizia e prudenza e secondo equità, osservando le norme deontologiche che regolano l'esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione. Fonte: FnomCeo Testo classico del giuramento
Giuro per Apollo medico e Asclepio e Igea e Panacea e per gli dèi tutti e per tutte le dee, chiamandoli a testimoni, che eseguirò, secondo le forze e il mio giudizio, questo giuramento e questo impegno scritto:
di stimare il mio maestro di questa arte come mio padre e di vivere insieme a lui e di soccorrerlo se ha bisogno e che considererò i suoi figli come fratelli e insegnerò quest'arte, se essi desiderano apprenderla;
di rendere partecipi dei precetti e degli insegnamenti orali e di ogni altra dottrina i miei figli e i figli del mio maestro e gli allievi legati da un contratto e vincolati dal giuramento del medico, ma nessun altro.
Regolerò il tenore di vita per il bene dei malati secondo le mie forze e il mio giudizio, mi asterrò dal recar danno e offesa.
Non somministrerò ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale, né suggerirò un tale consiglio; similmente a nessuna donna io darò un medicinale abortivo.
Con innocenza e purezza io custodirò la mia vita e la mia arte. Non opererò coloro che soffrono del male della pietra, ma mi rivolgerò a coloro che sono esperti di questa attività.
In qualsiasi casa andrò, io vi entrerò per il sollievo dei malati, e mi asterrò da ogni offesa e danno volontario, e fra l'altro da ogni azione corruttrice sul corpo delle donne e degli uomini, liberi e schiavi.
Ciò che io possa vedere o sentire durante il mio esercizio o anche fuori dell'esercizio sulla vita degli uomini, tacerò ciò che non è necessario sia divulgato, ritenendo come un segreto cose simili.
E a me, dunque, che adempio un tale giuramento e non lo calpesto, sia concesso di godere della vita e dell'arte, onorato degli uomini tutti per sempre; mi accada il contrario se lo violo e se spergiuro.
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