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		|  | Le virtù cardiovascolari del cacao |  |  
		|  | Inserito il 04 aprile 2008 da admin. - cardiovascolare - segnala a:         
 
  Un consumo quotidiano anche modesto di cacao abbassa la pressione arteriosa e aumenta la produzione di ossido nitrico. 
 Al fine di valutare se un uso costante di basse dosi di cacao nero  riduca la pressione arteriosa è stato realizzato un RCT su 44 adulti  (età 56-76 anni, 24 donne e 20 uomini) con preipertensione o ipertensione di grado 1 non precedentemente trattata e senza altri  fattori di rischio cardiovascolare. I partecipanti sono stati  randomizzati a ricevere per 18 settimane un cubetto di cioccolato  fondente del peso di soli 6.3 g (corrispondente ad un apporto calorico  di 30 Kcal) o la stessa dose di cioccolato bianco (senza polifenoli).
 L'end point principale era la variazione della pressione arteriosa a 18  settimane dall'inizio del trattamento; obiettivi secondari dello studio  erano le variazioni dei livelli plasmatici di nitroglutatione (che  esprime l'attività dell'ossido nitrico), di 8-isoprostano (correlato  allo stress ossidativo) e dei polifenoli stessi.
 
 Rispetto ai valori basali il gruppo randomizzato a cioccolato fondente  ha presentato una riduzione media della sistolica di 2,9 (SD 1,6) mm Hg  (P < 0,001) e della diastolica di 1,9 (SD 1,0) mm Hg (P < 0,001) senza  variazioni a carico del peso corporeo dei lipidi plasmaticci e dei  livelli di 8-isoprostano. Parallelamente i livelli plasmatici medi di  S-nitrosoglutatione, che esprimono la produzione di ossido nitrico, sono  aumentati rispetto al basale di 0,23 (SD 0,12) nmol/L (P < 0,001), e  così pure i livelli dei polifenoli. Nel gruppo randomizzato a cioccolato  bianco non è stata registrata alcuna variazione significativa della  pressione arteriosa.
 
 I risultati di questo studio indicano che l'aggiunta alla dieta abituale  di modeste dosi quotidiane di cioccolato fondente riducono  significativamente la pressione arteriosa ed incrementano la formazione di ossido nitrico.
 
 Fonte:  JAMA 2007;298:49-60
 
 Commento di Luca Puccetti
 
 L'assunzione regolare di cacao è correlata ad una più bassa mortalità  cardiovascolare in studi osservazionali. Precedenti studi, anche  randomizzati e con cross-over (1), ma effettuati su piccoli gruppi di soggetti, avevano dimostrato che il consumo di dosi elevate di cacao per  almeno 2 settimane si associava ad una riduzione della pressione  arteriosa e ad un miglioramento degli indici di funzione endoteliale e della resistenza insulinica e dei livelli plasmatici di LDL. Tali  effetti sono stati attribuiti ai polifenoli di cui è ricco il cacao e  dunque che sono contenuti nel cioccolato fondente e non in quello al  latte od in altri tipi di cioccolato. I polifenoli sono contenuti anche  in altre bevande come il vino rosso, specie Cabernet, ed il Té.
 Uno studio su indigeni Kuma di Panama, che hanno una mortalità  cardiovascolare assai ridotta, ha mostrato che gli indigeni che vivevano  in modo tradizionale consumavano almeno 20 tazze di cacao alla settimana  mentre quelli che erano migrati nelle città consumavano molto meno cacao  e presentavano valori pressori più elevati. La sostanza maggiormente  imputata di esercitare l'effetto antipertensivo è l'epicatechina (2).
 
 I dati dello studio sono interessanti poiché, contrariamente a quanto si  potrebbe pensare data l'esiguità della riduzione della pressione  arteriosa media, se tale riduzione fosse applicabile su vasti strati di popolazione la riduzione di eventi cardiovascolari potrebbe essere molto  cospicua.
 Tuttavia occorre sottolinerae i molti punti che sono ancora da chiarire  e da verificare. Prima di tutto gli studi controllati sugli effetti  cardiovascolari del cacao sono stati realizzati sempre su piccoli gruppi  di soggetti, spesso di una sola razza e sono di breve durata. Se tali  risultati fossero confermati in trials su molte centinaia di soggetti  con tempi di almeno un anno allora potremmo avere indicazioni davvero  confortanti.
 Inoltre lo studio spinge anche ad una riflessione: spesso si è portati a  credere che le diete ricche di cereali, frutta e verdura siano salutari  in quanto NON apportano grassi animali, ossia che esercitino un effetto benefico per l'assenza di sostanze nocive, invece è possibile che queste  diete funzionino anche per effetti positivi legati alle sostanze che  sono contenute in questi alimenti.
 
 Bibliografia
 
 1) Hypertension. 2005 Aug;46(2):398-405
 2) Proc Natl Acad Sci 2006; 108:1024-1029
 3) http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=3347
 
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