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Prescrizioni inappropriate del PSA |
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Inserito il 10 aprile 2008 da admin. - urologia - segnala a:
Uno studio ha valutato quali sono i determinanti legati al medico che portano ad una prescrizione inappropriata del PSA.
Le linee guida non consigliano di eseguire un dosaggio del PSA negli uomini asintomatici con meno di 40 o con più di 75 anni, pertanto in questi casi la prescrizione può dirsi inappropriata. Sfruttando i dati raccolti in sette Veterans Health Administration Hospitals sono stati selezionati oltre 180.000 soggetti a cui era stato richiesto il PSA e i quasi 5.000 medici che lo avevano richiesto. Sono stati esclusi i soggetti ai quali il PSA era stato richiesto non per screening ma per l'esistenza di sintomi o per altre indicazioni. La percentuale media di test ritenuti inappropriati secondo i criteri prima definiti risultò essere del 19,3% (18,4% nei soggetti con più di 75 anni e 0,8% nei soggetti con meno di 40 anni). I medici più soggetti a fare prescrizioni di questo tipo erano uomini, specialisti in urologia, affiliati ad uno specifico ospedale. La percentuale di test inappropriati aumentava con l'età del medico prescrittore. Anche medici che prescrivevano poco il PSA mostravano un elevato livello di prescrizioni inappropriate.
Fonte:
Kerfoot BP et al. Practitioner-Level Determinants of Inappropriate Prostate-Specific Antigen Screening Arch Intern Med. 2007 Jul 9;167:1367-1372.
Commento di Renato Rossi
Gli autori di questo studio non si sono posti il problema se lo screening con PSA nei soggetti di età compresa tra i 40 e i 75 anni sia o meno giustificato perchè danno per scontato che lo sia in base a quanto raccomandano le linee guida. In realtà, come si è più volte ripetuto, le cose non stanno in questa maniera perchè, per il momento, non esistono studi randomizzati e controllati che abbiano dimostrato l'efficacia dello screening del cancro prostatico, tanto è vero che vi sono linee guida che raccomandano di informare correttamente chi desidera sottoporsi a tale screening, illustrando i possibili benefici ma anche i rischi, in modo che la decisione sia presa consapevolmente. Pur dando per scontato, comunque, che sia corretto definire inappropriata "solo" la prescrizione a chi ha meno di 40 anni oppure a chi ne ha più di 75 (o anche a chi ha un'aspettativa di vita inferiore ai 10 anni) risulta sorprendente una percentuale di quasi un paziente su cinque avviato ad un esame non giustificato. Quel che più colpisce inoltre è che sono i pazienti anziani ad essere più colpiti da questa inappropriatezza e che siano soprattutto gli specialisti a ignorare le indicazioni delle linee guida. Sarebbe stato interessante che lo studio avesse anche indagato le motivazioni che spingono i medici a tale comportamento.
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