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Medicinale urgente anche senza ricetta medica: sicuri i danni alla salute
Inserito il 20 aprile 2008 da admin. - professione - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Un decreto legislativo prevede che il farmacista potrà, in caso di estrema necessità e urgenza, consegnare i medicinali anche senza prescrizione medica.

Il Consiglio dei ministri in prima lettura ha stabilito che il Ministro della Salute, con proprio decreto da adottarsi entro il 31 dicembre 2007, sentiti gli Ordini dei medici e dei farmacisti, individui le condizioni per consentire al farmacista, in caso di estrema necessità e urgenza, di fornire anche in assenza di prescrizione medica un medicinale soggetto a prescrizione “semplice” o da rinnovare volta per volta.

Il decreto legislativo prima di entrare in vigore dovrà avere il parere favorevole delle commissioni competenti del Parlamento e sarà necessario un decreto del ministero della Salute , sentiti l'Ordine dei medici e quello dei farmacisti, da adottare entro il prossimo 31 dicembre per stabilire le condizioni che dovrà rispettare il farmacista.

La norma sarebbe stata studiata per chi non riesca a trovare il proprio medico di famiglia per procurarsi la ricetta di cui ha bisogno. In questi casi il farmacista potrà consegnare il medicinale anche in mancanza della prescrizione.

Questa disposizione non intenderebbe alterare l’attuale distinzione delle competenze fra medici e farmacisti, ma solo venire incontro alle necessità dei pazienti, in casi di straordinaria urgenza, quando risulti impossibile procurarsi la ricetta medica.

Fonte: Sole 24 ore sanità del 13 luglio 2007.

Commento di Luca Puccetti

Ecco l'ennesima "semplificazione" del governo: dopo la vendita al supermarket dei farmaci da banco ora arriva addirittura la consegna, anche in assenza della ricetta medica, di farmaci soggetti a prescrizione in fantomatiche "situazioni di necessità".

E' ben evidente l'intento di rimuovere gli ostacoli alla distribuzione della "pillola del giorno dopo" che, con l'entrata in vigore del decreto, potrà essere allegramente dispensata a chi ne farà richiesta.

Ma oltre a questo scopo tattico ce ne è uno strategico: trasformare la prescrizione da atto medico, peculiare parte del rapporto terapeutico, a mero atto utilitaristico e mercantilistico.

Sullo sfondo inconfessabili scambi tra un potere politico che raschia il fondo del barile, reclutando corifei che suonano note spesso stonate, e lobbies che, vedendo ridotti i loro fatturati da tagli dei prezzi e varie limitazioni, bramano di compensare con un aumento delle vendite.

Il decreto Bersani ha già provocato un aumento di almeno il 10% delle vendite dei prodotti da banco, come dire che si è favorita la vendita di prodotti di nessuna utilità per la salute e verosimilmente forieri anche di effetti avversi alleggerendo le già misere tasche degli italiani.

Adesso, a parte le manovre tattiche, si arriva a proporre la vendita di prodotti che necessitano di prescrizione anche in assenza di ricetta, adducendo improbabili stati di necessità, come se non esistessero i pronti soccorso, le guardie mediche, etc., etc.

Si badi bene che l'Ordine dei medici basterà che sia "sentito", dunque non avrà un ruolo vincolante, ma solo consultivo nella definizione del decreto.

Così come il decreto Bersani ha già prodotto un aumento dei consumi dei farmaci da banco, altrettanto succederà con questa norma, ma solo che le conseguenze saranno molto più gravi.

Chi ha "pensato" questa norma avrà sulla coscienza molti eventi avversi e forse qualche decesso.

Sicuramente i cosiddetti pharmaclick, delle specie di distributori automatici di farmaci, aumenteranno ancora i consumi poiché è risaputo che un aumento dell'offerta genera aumento dei consumi.

Pertanto si raggiunge lo sopo diametralmente opposto a quello che servirebbe. Invece di promuovere un uso attento e misurato dei farmaci se ne incrementa il consumo con tutti i mezzi: abbassando i prezzi, allargando il novero di punti di distribuzione e togliendo anche l'ultima barriera, quella del giudizio medico che è l'unico che può decidere in scienza e coscienza se e quando un farmaco serve per davvero.

(Il presente commento rappresenta il punto di vista dell' estensore e non impegna la redazione di pillole.org)

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