Nessuna terapia è attualmente in grado di prevenire completamente il rischio di fratture nei soggetti con osteoporosi. Una ricerca attraverso MEDLINE ed il Cochrane Database ha permesso di individuare studi clinici che hanno valutato l’effetto dell’ormone paratiroideo nel trattamento dell’osteoporosi. Da questa ricerca è emerso che i dosaggi dell’ormone paratiroideo (generalmente somministrato per via sottocutanea) variava tra i 50 ed i 100 microg/die. I risultati degli studi clinici di maggiori dimensioni (fino a 1.637 pazienti) sono stati discordanti. Un aumento della densità minerale ossea della colonna vertebrale è stato osservata dopo somministrazione dell’ormone paratiroideo nell’osteoporosi indotta dai glucocorticoidi e nell’osteoporosi idiopatica. L’ormone paratiroideo ha dimostrato di proteggere contro la perdita ossea associata agli agonisti dell’ormone rilasciante la gonadotropina. L’incidenza di fratture della colonna vertebrale, rivelate mediante radiografia , è risultata ridotta dopo somministrazione dell’ormone paratiroideo. Tuttavia l’ormone paratiroideo tende a ridurre la densità ossea del radio. L’ipercalcemia associata all’impiego dell’ormone paratiroideo è risultata dose dipendente, e spesso si è manifestata precocemente. Non è stato osservato un aumento del rischio di tumori tra i soggetti trattati con l’ormone paratiroideo. Non è nota la sicurezza nel lungo periodo della somministrazione dell’ormone paratiroideo e la sua efficacia sulle fratture non vertebrali.