Warfarin a basse dosi per la Trombosi Venosa Profonda (TVP) Idiopatica Ricorrente e per l’Embolia Polmonare (PE)
Dopo aver completato il ciclo di terapia anticoagulante con warfarin della durata variabile di 3-12 mesi i pazienti affetti da TVP idiomatica ricorrente o EP sono a rischio aumentato di recidive. D’altro canto il mantenimento di questi pazienti in terapia anticoagulante per un periodo indefinito aumenta concretamente il rischio di emorragia. Sul NEJM sono recentemente comparsi due articoli che si propongono di accertare se una terapia cronica con dosaggi più bassi può evitare complicazioni trombotiche e rischi emorragici. Nel primo studio sono stati arruolati 508 pazienti con TVP idiomatica o PE. essi furono trattati con dose ottimale di warfarin (INR: 2-3) per una media di 6 mesi prima dell’arruolamento. I pazienti in seguito furono randomizzati per ricevere un trattamento con warfarin a basse dosi (INR 1.5-2) o placebo. Dopo un periodo di follow-up medio di 2.1 anni si ebbero 14 recidive su 255 pazienti trattati con warfarin e 37 su 253 pazienti trattati con placebo. La differenza risultò significativa. Benché episodi di sanguinamento minori fossero risultati più comuni nel gruppo di trattamento, non si ebbero differenze per quello che riguardava il numero di sanguinamenti maggiori. Si verificarono 4 decessi nel gruppo di trattamento e 8 nel gruppo placebo. Il beneficio del trattamento con warfarin fu simile tra i pazienti con trobofilia ereditaria e quelli senza anomalie trombofiliche accertate.
Ridker PM et al Long-term, low-intensity warfarin therapy for the prevention of recurrent venous thromboembolism N Engl J Med 2003 apr 10; 348: 1425-34
Schafer AI Warfarin for venous thromboembolism – Walking the dosing tightrope N engl J Med 2003 apr 10; 348: 1478-80