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L'ansia spinge i medici a prescrivere antidepressivi |
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Inserito il 21 luglio 2008 da admin. - psichiatria_psicologia - segnala a:
Gli antidepressivi vengono impiegati sia per il trattamento del disturbo bipolare che per la depressione maggiore e che la presenza contemporanea di ansia influisce in misura importante sull’aumento dell’utilizzo di questi farmaci.
Gli antidepressivi sono raccomandati per il trattamento dei sintomi depressivi e dell’ansia in pazienti affetti da disturbo depressivo maggiore, ma il loro impiego nella terapia di questi stessi sintomi nell’ambito di un disturbo bipolare richiede cautela. In pazienti con depressione bipolare, infatti, gli antidepressivi possono scatenare una fase maniacale, e nonostante questo rischio sia noto, continuano ad essere utilizzati, spesso in monoterapia.
Lo studio prende in considerazione dati provenienti dal Canadian Community Health Survey on Mental Health and Well-Being (CCHS 1.2), un sondaggio epidemiologico sulla salute mentale, condotto dall’Agenzia nazionale di statistica del Canada, da maggio a dicembre 2002. Nel sondaggio sono stati intervistati, di persona o telefonicamente, 48047 soggetti a partire dai 15 anni di età indagando sulle variabili sociodemografiche, sulla presenza di disturbi dell’umore, di ansia e sull’utilizzo di farmaci negli ultimi 12 mesi. La presenza di disturbo bipolare è stata accertata seguendo i criteri del World Mental Health – Composite Diagnostic Interview (WMH-CIDI, mentre la presenza di disturbo depressivo maggiore o ansia è stata valutata tramite il DMS-IV). Lo studio in oggetto prende in considerazione 35164 di questi soggetti dividendoli in 6 gruppi: soggetti con disturbo bipolare con o senza ansia (rispettivamente 231 e 525), soggetti con depressione maggiore con o senza ansia (rispettivamente 539 e 3324), soggetti con ansia (914) e soggetti senza disturbi dell’umore o ansia (29631); per ogni gruppo sono stati presi in considerazione diverse variabili tra cui fattori sociodemografici (età, sesso, stato civile, scolarità), anamnesi psichiatrica (depressione maggiore, episodi di mania/ipomania) e terapia farmacologia assunta negli ultimi 12 mesi (farmaci stabilizzanti dell’umore, sedativi/ipnotici, antipsicotici).
Nel confronto fra l’impiego di antidepressivi in soggetti con disturbo bipolare e in soggetti con depressione maggiore, l’analisi univariata dimostra un prevalente utilizzo di questi farmaci nel disturbo bipolare (27,2% rispetto al 23,1%), ma la differenza diventa non significativa nell’analisi di regressione in cui vengono considerate altre variabili; soprattutto la presenza contemporanea di ansia fa aumentare l’impiego di antidepressivi in entrambi i disturbi dell’umore. Variabili che fanno aumentare l’utilizzo di antidepressivi sono inoltre il sesso femminile, l’età avanzata, l’inizio della malattia in età avanzata, precedenti episodi di stress psicologici, un episodio di depressione negli ultimi 12 mesi, impiego di sedativi/ipnotici e di antipsicotici negli ultimi 12 mesi.
Dallo studio si evince che gli antidepressivi vengono impiegati sia per il trattamento del disturbo bipolare che per la depressione maggiore e che la presenza contemporanea di ansia influisce in misura importante sull’aumento dell’utilizzo di questi farmaci. Questo dato è degno di nota perché mette in evidenza che farmaci antidepressivi vengono indistintamente prescritti a soggetti con disturbo bipolare e a soggetti con depressione maggiore, senza tenere in considerazione l’insorgenza di episodi maniacali negli ultimi 12 mesi. La comorbidità con l’ansia è uno dei motivi principali che induce i medici a prescrivere antidepressivi in questo target di pazienti.
Gli antidepressivi sono raccomandati per il trattamento dei sintomi depressivi in pazienti affetti da disturbo depressivo maggiore, con o senza ansia. Vengono prescritti molto spesso in monoterapia in pazienti con disordine bipolare, nonostante sia ben noto il rischio di sviluppo di una fase maniacale. I risultati riportati in questo studio confermano la stessa frequenza di prescrizione di antidepressivi in entrambe le forme. Si può quindi concludere che all’atto prescrittivo di questi farmaci viene maggiormente tenuta in considerazione la sintomatologia ansiosa piuttosto che precedenti episodi maniacali.
Riferimento bibliografico Schaffer A et al. Comparison of antidepressant use between subjects with bipolar disorder and major depressive disorder with or without comorbid anxiety. J Clin Psychiatry 2007; 68: 1785-92.
Dottoresse Francesca Parini e Sandra Sigala
Contributo gentilmente concesso dal Centro di Informazione sul Farmaco della Società Italiana di Farmacologia - http://www.sifweb.org/farmaci/info_farmaci.php/
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