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Uso dei farmaci in gravidanza |
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Inserito il 23 novembre 2008 da admin. - ostetricia - segnala a:
Istruzioni per una corretta prescrizione dei farmaci durante la gravidanza.
L'uso dei farmaci in gravidanza è spesso caratterizato da incertezze più o meno profonde, sia da parte della paziente (il che è comprensibile) sia da parte dello stesso medico. Per un troppo marcato principio di prudenza spesso viene consigliato di non assumere nessun farmaco. Tuttavia vi sono delle condizioni nelle quali non prescrivere i farmaci diventa più dannoso che il potenziale (e spesso improbabile) effetto dannoso sul decorso della gravidanza e sul feto dei farmaci stessi. Basti pensare a condizioni come l'ipotiroidismo, l'ipertensione, l'asma bronchiale, le infezioni batteriche respiratorie, urinarie, etc. Le stesse schede tecniche dei farmaci spesso riportano una generica controindicazione all'uso durante la gravidanza e/o l'allattamento, e lasciano medico e paziente nell' impossibilità di fare un corretto bilancio del rischio derivante dall'uso e dal non uso. Grazie ad Internet comunque anche il più isolato dei medici attualmente è in grado di conoscere la pericolosità più o meno accentuata dell'uso di un determinato farmaco in gravidanza. Vi sono però alcuni principi generali che è bene prima conoscere. 1) la reale necessità del farmaco va attentamente valutata considerando il rischio di non trattare una condizione patologica che potrebbe essere più grave dell'eventuale rischio teratogeno del farmaco 2) se si deve usare un farmaco in gravidanza va privilegiato quello, tra i vari disponibili, per il quale esistono prove oppure un consenso internazionale per l'uso in gravidanza 3) non esiste il farmaco sicuro al 100% e spesso le conoscenze sono lacunose in quanto non ci sono studi che permettono una decisione senza zone d'ombra 4) il maggioro rischio di malformazioni fetali si ha nelle prime settimane e nel primo trimestre di gestazione, ma ogni farmaco più agire provocando lesioni anche in epoche successive. Alcuni enti regolatori hanno classificato i farmaci in varie categorie a seconda della loro sicurezza/pericolosià in gravidanza. Ci rifaremo a quella utilizzata dalla FDA perchè ci sembra semplice: la classificazione va dalla categoria "A" (che è quella più sicura) alla categoria "X" con la quale vengono classificati farmaci da non usare in gravidanza.
Categoria A Studi controllati in donne non hanno dimostrato rischi per il feto nel primo trimestre e non ci sono evidenze di rischi nei trimestri successivi. La possibilità di danni al feto sembra remota. Categoria B Gli studi su animali non hanno mostrato rischio per il feto, ma non ci sono studi controllati su donne gravide oppure gli studi su animali hanno mostrato effetti avversi non confermati in studi controllati su donne nel primo trimestre e non ci sono evidenze di rischi nei trimestri successivi
Categoria C Gli studi su animali hanno dimostrato un effetto avverso sul feto, ma non ci sono studi controllati nelle donne oppure non sono disponibili studi su donne e animali. Il farmaco deve essere usato in gravidanza solo se il rischio potenziale per il feto è giustificato dal beneficio clinico ottenibile. Categoria D Vi sono evidenze di rischi fetali umani, ma il beneficio in gravidanza può essere accettabile (per esempio se il farmaco serve a trattare una condizione pericolosa per la vita oppure una patologia grave per la quale non sono disponibili farmaci più sicuri)
Categoria X Studi su animali e sull'uomo hanno dimostrato anomalie fetali oppure ci sono evidenze di rischio fetale sulla base dell'esperienza e il rischio chiaramente supera il possibile beneficio. Il farmaco non deve essere usato in gravidanza e nelle donne in età fertile (senza una adeguata protezione contraccettiva - ndr) Pillole.org offre ai suoi lettori la possibilità, nella sezione "Risorse mediche", di compiere una ricerca in ordine alfabetico per il farmaco che si desidera usare: http://www.pillole.org/public/farmacigravidanza/druglist.htm Insieme alla categoria prevista dalla FDA vengono fornite alcune indicazioni (in inglese) circa il possibile uso in gravidanza.
Renato Rossi
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