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Vietato sospendere la statina se viene l'ictus
Inserito il 22 febbraio 2009 da admin. - neurologia - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Nei pazienti colpiti da ictus ischemico che assumevano statina prima dell'evento acuto è utile non sospendere il farmaco neppure per pochi giorni, pena esiti clinici peggiori.



In questo studio sono stati reclutati 215 pazienti ricoverati per ictus ischemico acuto. Di essi 89 erano in trattamento con statina prima dell'evento. I ricercatori hanno diviso, in maniera randomizzata ma senza cecità, questi 89 pazienti in due gruppi: ad gruppo (n = 46)venne sospesa la statina per 3 giorni (atorvastatina 20 mg/die), mentre nell'altro gruppo (n = 43) si continuava la somministrazione. Dopo il terzo giorno a tutti i pazienti venne somministrata comunque l'atorvastatina. Lo studio ha valutato i decessi e la dipendenza (secondo il Rankin scale modificato) a distanza di 3 mesi: questo outcome si verificò nel 60% dei casi nel gruppo in cui era stata sospesa la statina e nel 39% del gruppo controllo (p = 0,04). Oltre a questo va aggiunto che il peggioramento dei segni neurologici nelle prime 48 ore dall'attacco acuto era più frequente nel gruppo con sospensione della statina. Rispetto ai pazienti senza precedente trattamento con statine in chi aveva avuto la sospensione del farmaco vi era un maggior rischio sia di peggioramento neurologico nelle prime 48 ore sia di aumento del volume dell'infarto cerebrale.
Gli autori concludono che nella fase acuta dell'ictus il trattamento con statine non dovrebbe essere sospeso.


Fonte:

Blanco M et al. Statin treatment withdrawal in ischemic stroke: A controlled randomized study. Neurology 2007 Aug 28; 69:904-10.


Commento di Renato Rossi

Si sapeva che le statine sono utili nei pazienti colpiti da stroke. Ma questo studio spagnolo va oltre: suggerisce che coloro che assumevano il farmaco prima di essere colpiti dall'evento ischemico cerebrale non lo devono sospendere neppure per pochi giorni, pena un peggioramento degli outcomes clinici a 3 mesi. E' evidente che tale risultato non può essere legato all' azione ipolipemizzante delle statine.
Non è infatti ipotizzabile che una sospensione per un periodo così breve provochi un peggioramento del quadro lipidico tale da spiegarne gli esiti. D'altra parte la relazione tra ipercolesterolemia e ictus è abbastanza controversa, sicuramente meno importante di quella che il colesterolo ha con l'infarto miocardico. Infatti gli autori offrono una spiegazione alternativa che si basa sugli effetti pleiotropici: è noto che le statine, oltre ad agire sui lipidi plasmatici, possiedono varie azioni ancillari come un effetto sull'endotelio vasale, un'azione antiflogistica e antitrombotica. Probabilmente la sospensione anche per pochi giorni provoca una sorta di "rebound" con attivazione dei processi di trombogenesi e conseguenti esiti negativi. Ovviamente, trattandosi di uno studio con solo 89 pazienti, e per di più senza cecità, è utile usare una certa prudenza nell'interpretare questi risultati.



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