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Il danno alla sessualita' va risarcito come danno biologico aggiuntivo |
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Inserito il 22 novembre 2009 da admin. - medicina_legale - segnala a:
Una normale vita sessuale costituisce un aspetto importante ed essenziale per lo sviluppo e l’espressione della personalità di ognuno, e costituisce un vero diritto del singolo. La sua compromissione va risarcita come danno biologico. Parola di Cassazione
I fatti: una donna era stata sottoposta ad intervento di isterectomia che pero' aveva fortemente compromesso la sua normale vita sessuale, causando per di piu' una condizione di depressione. I giudici di merito pero' avevano concesso solo un risarcimento a titolo di danno biologico limitatamente ai danni fisici riconducibili alla responsabilita' professionale dei chirurghi, non riconoscendo invece come danno risarcibile ne' la compromissione della sessualità che quella estetica.
La donna ricorreva quindi in Cassazione, che invece accoglieva il ricorso ( sentenza 13547/2009) attribuendo un ulteriore risarcimento, motivandolo proprio con la grave inibizione della sessualita' patita dalla paziente. I giudici della Suprema Corte hanno quindi ampliato il campo di definizione del danno biologico riconducendo in questo settore anche la compromissione e la perdita, anche se puramente psichica, della capacita' sessuale. Il tema della sessualità e' abbastanza controverso, e difficilmente riconducibile ad una criteriologia risarcitoria pratica e coerente, tuttavia la giurisprudenza è ormai concorde nel considerarla un diritto a tutti gli effetti, con le debite conseguenze di tipo patrimoniale, seppure spesso di difficile prova.
Daniele Zamperini
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