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Antidepressivi: funzionano soprattutto nelle forme gravi
Inserito il 01 agosto 2010 da admin. - psichiatria_psicologia - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Nelle forme lievi e moderate di depressione l'effetto degli antidepressivi è scarso, mentre diventa importante nelle depressioni gravi.



Gli autori di questa metanalisi hanno ricercato studi randomizzati e controllati versus placebo, approvati dalla FDA, in cui gli antidepressivi venivano usati per il trattamento della depressione maggiore e minore. Per essere inclusi nell'analisi gli studi dovevano rispondere ad una serie di criteri, tra cui la durata di almeno 6 settimane, l'uso della scala di Hamilton per valutare la gravità della depressione e solo se erano stati reclutati adulti non ricoverati.
Alla fine sono stati analizzati 6 RCT per un totale di 718 pazienti. Gli autori degli studi hanno fornito i dati individuali dei pazienti.
Si è osservato che l'efficacia dei farmaci antidepressivi variava in relazione alla gravità della depressione. Nei pazienti con uno score alla scala di Hamilton al sotto di 23 la differenza di effetto tra farmaci e placebo era piccola. L'efficacia degli antidepressivi aumentava con la gravità dei sintomi depressivi. Gli autori hanno calcolato il "number needed to treat" (NNT) per avere un miglioramento: 16 per le forme lievi e moderate di depressione, 11 per le forme gravi e 4 per le forme molto gravi.
La metanalisi conclude che il beneficio degli antidepressivi, rispetto al placebo, aumenta con la gravità del quadro clinico e può essere minimo o assente per le forme lievi e moderate. Per le forme gravi il beneficio degli antidepressivi è, invece, importante.


Fonte:

Fournier JC et al. Antidepressant Drug Effects and Depression Severity. A Patient-Level Meta-analysis. JAMA 2010 Jan 6;303:47-53.


Commento di Renato Rossi

Questa metanalisi conferma la bontà di quanto raccomandato dalle linee guida. Quelle inglesi, per esempio, consigliano, nella depressione lieve, una "vigile attesa" per almeno due settimane, perchè queste forme potrebbero regredire spontaneamente. Si possono consigliare igiene del sonno, trattamento dell'ansia, esercizio fisico regolare, terapia cognitivo/comportamentale o un breve ciclo di sedute psicologiche o di counselling.
Gli antidepressivi, in questi casi, non sono raccomandati come trattamento di prima scelta, ma devono essere presi in considerazione se la depressione persiste, se è associata a problemi di tipo psicologico o medico oppure se il paziente, in passato, ha sofferto di depressione moderata/grave.
Queste raccomandazioni vanno sempre tenute presenti in Medicina Generale, dove la maggior parte dei pazienti con sintomi depressivi soffre di forme lievi o sottosoglia.
Un'ultima annotazione ci sembra importante: nonostante si enfatizzi da più parti che la depressione è una patologia in aumento e spesso misconosciuta, la metanalisi recensita in questa pillola ha trovato solo sei RCT che rispondevano ai criteri prestabiliti per essere inclusi nel pooling, con un numero di pazienti arruolati decisamente basso.





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