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Ancora sulla interazione clopidogrel/inibitori di pompa protonica |
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Inserito il 16 ottobre 2010 da admin. - cardiovascolare - segnala a:
Secondo uno studio retrospettivo di coorte l'associazione clopidogrel-PPI comporta una riduzione del rischio di sanguinamenti gastroduodenali e non aumenta il rischio di eventi cardiovascolari.
In questo studio retrospettivo di coorte sono stati identificati i pazienti del Tennessee Medicaid program che avevano assunto clopidogrel tra il 1999 e il 2005, dopo essere stati ricoverati per coronaropatia (infarto miocardico, rivascolarizzazione coronarica o angina instabile). Si tratta, in totale, di 20.596 pazienti (inclusi 7.593 che avevano usato contemporaneamente clopidogrel e PPI). Sono stati valutati due outcomes principali: i ricoveri per sanguinamenti gastroduodenali e gli eventi cardiovascolari gravi (infarto miocardico fatale e non fatale, morte cardiaca improvvisa, ictus, decessi cardiovascolari). Pantoprazolo ed omeprazolo rendevano conto per il 62% e il 9%, rispettivamente, dei PPI usati. I ricoveri per sanguinamenti gastrointestinali erano inferiori del 50% nei pazienti che assumevano contemporaneamente clopidogrel e PPI (HR 0,50; 0,39-0,65). Il rischio di eventi cardiovascolari gravi non differiva tra chi assumeva l'associazione clopidogrel-PPI e chi assumeva solo clopidogrel: HR 0,99 (0,82-1,19). Anche nel sottogruppo di soggetti che erano stati sottoposti a stent coronarico non c'era differenza statisticamente significativa (HR 1.01; 0,76-1,34). Gli autori concludono che l'uso contemporaneo di PPI e clopidogrel risulta associato ad una riduzione del rischio di ricovero per emorragie gastroduodenali, mentre il rischio di eventi cardiovascolari non è aumentato (anche se l'intervallo di confidenza al 95% include un aumento del rischio importante).
Fonte:
Ray WA et al. Outcomes With Concurrent Use of Clopidogrel and Proton-Pump Inhibitors A Cohort Study. Ann Intern Med March 16, 2010; 152 no. 6 337-345.
Commento di Renato Rossi
Ancora uno studio osservazionale sulla associazione clopidogrel-PPI. Questa volta si tratta di uno studio retrospettivo, che comporta la possibilità di distorsioni per la presenza di vari fattori di confondimento che possono interferire con i risultati, nonostante le correzioni apportate dagli autori. La questione rimane ancora sub-judice e potrebbe essere risolta solo da uno studio randomizzato e controllato disegnato ad hoc. Da ricordare che ad Atlanta, al meeting annuale dell' American College of Cardiology (marzo 2010), sono stati presentati i dati del Guthrie PCI database (in totale 2.646 pazienti). Anche in questo registro si è visto che l'associazione del clopidogrel con un PPI non risultava gravata da un maggior rischio di eventi cardiovascolari gravi (morte, infarto, rivascolarizzazione, trombosi dello stent). Che dire? I risultati degli studi finora disponibili sono contrastanti e, parafrasando gli anglosassoni, si può dire che la giuria non è ancora rientrata. Per ulteriori dettagli rimandiamo alle pillole segnalate in bibliografia [1,2,3,4,5,6].
Referenze
1. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=4775 2. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=4640 3. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=4457 4. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=4526 5. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=5004 6. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=5123
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