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Terapia antiaggregante in pazienti ad alto rischio |
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Inserito il 29 aprile 2002 da admin. - cardiovascolare - segnala a:
Per verificare l'utilità della terapia antiaggregante in pazienti classificati ad alto rischio per eventi cardiovascolari di genesi trombotica, sono stati inclusi in questa metanalisi 287 studi, con il coinvolgimento di più di 200,000 pazienti. La terapia antiaggregante, paragonata all'assenza di terapia risultò associata alla diminuzione del 25% nel rischio di eventi vascolari gravi. Nel gruppo che assumeva terapia antiaggregante, ogni 1000 pazienti con precedente infarto miocardico si ebbero 36 eventi in meno, ogni 1000 pazienti con infarto acuto si ebbero 38 eventi in meno, 36 eventi in meno ogni 1000 pazienti con pregresso ictus o TIA, 9 eventi in meno ogni 1000 pazienti con ictus acuto, e 22 eventi in meno ogni 1000 pazienti affetti da altre condizioni ad alto rischio (fibrillazione striale, angina stabile, vasculopatia periferica etc.). Il dosaggio di ASA compreso tra 75 e 150 mg/die risultò efficace com i dosaggi superiori. Il Clopidogrel e la Ticlopidina risultarono superiori all'ASA, riducendo in misura rispettivamente del 10% in più e del 12% di quest'ultimo l'incidenza di eventi vascolari gravi.
Fonte: BMJ 2002 Jan 12; 324: 103-5
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