PSA Screening e mortalità per cancro della prostata
Inserito il 30 maggio 2002 da admin. - oncologia - segnala a:
Lo screening del cancro della prostata mediante PSA non sembra poter spiegare il decremento di mortalità avvenuto in Canada negli ultimi anni per questa patologia. L'incidenza di cancro della prostata ha mostrato un incremento nella popolazione maschile del Quebec con più di 50 anni negli anni compresi tra il 1989 e 1993 per mostrare un progressivo decremento dal 1995 al 1999. Ci si potrebbe aspettare che il decremento nella mortalità fosse correlato all'introduzione del screening con PSA e quindi ad una più precoce diagnosi del cancro in fase preclinica. Ma lo studio dei ricercatori canadesi non mostra alcuna correlazione inversa tra incremento dell'incidenza dovuta allo screening e un decremento della mortalità 6 anni dopo l'introduzione dello screening. L'efficacia dello screening con PSA nel prevenire o posporre la morte per cancro della prostata e il suo impatto sulla popolazione generale sono ancora da definire. Potrebbero, infatti, esserci altre spiegazioni per il recente declino della mortalità per cancro della prostata legate soprattutto ai progressi nel "disease management" e nelle terapie ormonali. Era stato ipotizzato che lo screening con PSA introdotto nella pratica clinica americana nel 1980 potesse essere responsabile del declino della mortalità dovuta a cancro della prostata. Gli autori studiando la popolazione per coorti hanno diviso il campione esaminato in 15 coorti e in 15 regioni per rilevare l'incidenza e la mortalità per ca della prostata in due differenti intervalli di tempo. Essi valutarono l'incidenza tra il 1989 e il 1993 e le variazioni nella mortalità tra il 1995 e il 1999. Nel Quebec osservarono un incremento del 47% dell'incidenza tra il 1989 e il 1993 salendo da 336casi/100.000 uomini-anno a 493 casi/100.000 uomini-anno. La Mortalità decrebbe del 15 % tra il 1995 e il 1999 da 124 morti/100.000 uomini-anno a 105morti/100.000 uomini-anno.