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Lo studio LIPID conferma la sicurezza e l'efficacia a lungo termine della Pravastatina
Inserito il 30 maggio 2002 da admin. - cardiovascolare - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  



Il follow-up ad 8 anni del trattamento con pravastatina ha dimostrato un mantenuto beneficio e sicurezza per i pazienti con sindrome coronarica acuta e concentrazioni di colesterolo medie.
Questi risultati confermano l'importanza del trattamento ipocolesterolemizzante a lungo termine almeno per tutti i pazienti con precedenti eventi coronarici.
I dati derivano dallo studio LIPID (Long-term Intervention with Pravastatin in Ischaemic Disease) un trial randomizzato in doppio cieco effettuato con la collaborazione di 87 centri in Australia e Nuova Zelanda che ha coinvolto 9.014 pazienti che hanno subito un infarto acuto del miocardio, o sono stati dimessi dall'ospedale con diagnosi di angina instabile da 3 a 36 mesi prima di entrare nello studio e che presentavano una concentrazione di colesterolo tra 4 e 7.0 mmol/L.
Ai pazienti furono assegnati in maniera randomizzata al trattamento con 40 mg die di pravastatina oppure al placebo in aggiunta alla terapia usuale e alla dieta raccomandata. Lo studio LIPID fu interrotto nel 1997 per la chiara evidenza del beneficio del trattamento con pravastatina. Ciononostante i ricercatori avvertirono che non c'erano sufficienti evidenze riguardo alla sicurezza del trattamento a lungo termine con inibitori dell'MG-CoA redattasi e pertanto continuarono ad offrire il trattamento con pravastatina ai pazienti dello studio per altri 2 anni.
I ricercatori hanno riscontrato che i livelli di colesterolo dei pazienti assegnati al placebo o alla pravastatina erano praticamente identici ma il rischio di morte era più basso tra i pazienti trattati con pravastatina: 219 (5,6%) comparati con i 255 (6,8%) del gruppo placebo. L'incidenza di morte per cause cardiovascolari fu di 108 casi (2.8%) nel gruppo trattatati con pravastatina e do 137 (3.6%) nel gruppo placebo. In tutto il periodo di 8 anni dello studio la mortalità per tutte le cause fu di 888 casi (19.7%) nel gruppo assegnato al placebo e di 717 (15.9%) nel gruppo in trattamento con pravastatina. L'incidenza di cancro (1000 casi in tutto) osservata in 9,4 anni è stata più bassa nel gruppo in trattamento con pravastatina che nel gruppo placebo. I ricercatori pensano di proseguire ancora il follow-up seguendo con un questionario telefonico e con le cartelle cliniche i pazienti per almeno altri 3 anni.

Fonte: Lancet 2002; 359: 1379-87

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