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Diabetico non obeso e mortalità |
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Inserito il 30 dicembre 2012 da admin. - metabolismo - segnala a:
I diabetici normopeso sembrano avere una mortalità più elevata rispetto ai diabetici obesi.
Quando si parla di diabete tpo 2 si pensa generalmente al soggetto obeso in cui l'obesità stessa provoca insulinoresistenza e iperinsulinonemia. Ma si tratta di una semplificazioni di una realtà più complessa. Ogni medico, infatti, ha tra i suoi pazienti soggetti con diabete tipo 2 non obesi. Questa condizione, in realtà, è conosciuta da alcuni decenni e per spiegarla si è ricorsi all'ipotesi che va sotto il nome di "metabolically obese". In parole semplici: esistono individui che sulla base del loro peso corporeo sono catalogati come normali ma che, dal punto di vista metabolico, si comportano come gli obesi, cioè presentano insulinoresistenza dei tessuti periferici e iperinsulinemia con conseguente aumentato rischio di sviluppare un vero e proprio diabete tipo 2.
Ma quali sono le caratteristiche di questi individui? Sembra che essi abbiano una maggiore percentuale di tessuto grasso, soprattutto a livello sottocutaneo, viscerale e addominale, rispetto a individui normopeso e metabolicalicamente normali, oltre a una minore fitness cardiorespiratoria. E' stato postulato che giochino un qualche ruolo anche una minore attività fisica, livelli più elevati di pressione arteriosa, una maggior tendenza alla ipertrigliceridemia e all'ipercolesterolemia.
Uno studio recente [1] suggerisce che i pazienti con diabete tipo 2 e peso corporeo normale (BMI < 25 kg/m2) abbiano una mortalità più elevata rispetto ai diabetici obesi. Si tratta dell'analisi dei dati di 2625 partecipanti a 5 studi osservazionali di tipo longitudinale. Si è visto che la mortalità totale, quella cardiovascolare e quella non cardiovascolare erano più elevate nel sottogruppo dei diabetici normopeso rispetto a quello dei pazienti sovrappeso oppure obesi. Dopo aggiustamento per vari fattori di confondimento (come per esempio i valori della pressione arteriosa e dei lipidi nel sangue, il fumo e la circonferenza addominale) l'aumento era rispettivamente di 2,08, di 1,52 e di 2,32 volte.
In conclusione ci sembra che due siano i messaggi principali per il medico pratico:
1) nei diabetici con peso normale è sbagliato pensare che il rischio di complicanze sia minore rispetto ai diabetici obesi, anzi sembra vero il contrario
2) anche se presenta un peso corporeo normale bisogna sempre suggerire, nel diabete tipo 2, dieta e attività fisica perchè è probabile che anche nei normopeso queste misure siano in grado di ridurre la resistenza insulinica, l'iperinsulinemia e migliorare il quadro lipidico e metabolico generale, riducendo in questo modo il rischio di esiti negativi.
Renato Rossi
Bibliografia
1. Carnethon MR et al. Association of Weight Status With Mortality in Adults With Incident Diabetes JAMA. 2012;308:581-590.
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