Inserito il 09 giugno 2013 da admin. - urologia - segnala a:
Una revisione sistematica ha valutato quali sono i trattamenti utili per prevenire le recidive della calcolosi reno-ureterale.
In una pillola precedente ci siamo già occupati della prevenzione secondaria della calcolosi reno-ureterale [1].
Una revisione sistematica della letteratura ci permette di ritornare sull'argomento [2]. Gli autori sono partiti dalla constatazione che la strategia migliore per prevenire le recidive di calcolosi reno-ureterale non è ben codificata. La ricerca ha permesso di identificare 28 RCT in cui era stata testata l'efficacia di varie misure preventive.
Le conclusioni si possono riassumere come segue:
1) nei pazienti con un solo episodio pregresso di nefrolitiasi ci sono evidenze non molto forti che l'aumento dell'introito di liquidi dimezza il rischio di recidiva
2) nei pazienti con storia di episodi multipli ci sono evidenze di qualità moderata che i tiazidici, i citrati e l'allopurinolo riducono il rischio di recidiva
3) l'allopurinolo sembra efficace solo nei soggetti con iperuricemia o iperuricuria
4) altri parametri biochimici (diversi dall'uricemia e dell''uricuria) non sembrano utili per dire se un determinato trattamento sarà o meno efficace.
Come si può vedere le conclusioni della revisione sono abbastanza in linea con quanto scrivemmo a suo tempo e che riportiamo nella tabella che segue.
Calcoli di ossalato di calcio
Calciuria aumentata: escludere in primis iperparatiroidismo, poi usare un tiazidico Ossaluria aumentata: aumentare introito di calcio, ridurre assunzione di ossalati Iperuricosuria: allopurinolo
Calcoli di fosfato di calcio
Se ipercalciuria importante: tiazidico
Calcoli di acido urico
Alcalinizzare le urine (citrati) Se iperuricemia: allopurinolo
Calcoli di cistina
Di solito si accompagna a cistinuria elevata Alcalinizzare le urine (citrati)
2. Fink HA et al.Medical Management to Prevent Recurrent Nephrolithiasis in Adults: A Systematic Review for an American College of Physicians Clinical Guideline. Ann Intern Med. 2 April 2013;158:535-543.
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