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Musica per la demenza
Inserito il 22 settembre 2013 da admin. - neurologia - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

La musicoterapia potrebbe essere un trattamento utile per la demenza.

La musica è stata proposta per il trattamento di svariate condizioni cliniche come la depressione, l'autismo, il fine vita, la schizofrenia, etc.

Questo tipo di trattamento potrebbe essere efficace nella demenza?

Una revisione Cochrane di dieci studi [1] suggerisce che la musica potrebbe migliorare il comportamento e le difficoltà cognitive dei pazienti anziani con demenza, oltre che la performance sociale e lo stato emotivo. Tuttavia la stessa revisione conclude che la qualità degli studi esaminati non è ottimale, la casisitica arruolata è limitata e il follow up è a breve termine, per cui non si possono trarre conclusioni definitive.

Una nuova metanalisi [2] aggiunge altri tasselli alle nostre conoscenze.
In questo lavoro sono stati esaminati 19 studi per un totale di 478 pazienti con demenza. Si è visto che la musica sembra efficace nel migliorare le funzioni congitive e fisiologiche dei pazienti, lo stato affettivo e i comportamenti. Inoltre potenzialmente potrebbe migliorarne anche la qualità di vita.
Anche in questa analisi, però, gli autori evidenziano che molti degli studi esaminati mostrano problemi di tipo qualitativo, il che limita queste conclusioni.
Tuttavia, siccome la musica è un intervento economico e privo di effetti collaterali, può comunque essere raccomandato in tutti gli stadi della demenza.

Che dire?

Purtroppo il trattamento del paziente con decadimento cognitivo è complesso, sia per quanto riguarda l'aspetto prettamento medico che per quello assistenziale.
Ben venga quindi qualsiasi alternativa in grado di portare a benefici anche piccoli. La musica, oltre ad avere i vantaggi già sottolineati da Vasionyte e coll. (basso costo e assenza di effetti collaterali), può essere "somministrata" (se così possiamo esprimerci) facilmente e senza la necessità di apparecchiature particolari e difficili da utilizzare.
Non si vede quindi perchè non includerla nelle opzioni terapeutiche a disposizione del medico e dei caregivers. L'intervento può essere effettuato singolarmente nel contesto familiare, ma è probabile che l'organizzazione di "gruppi di ascolto" possa ottenere risultati migliori in quanto si aggiungerebbero i possibili benefici della socializzazione dei pazienti.


Renato Rossi


Bibliografia

1. Vink AC et al. Music therapy for people with dementia.Pubblicato online il 21 gennaio 2009.
DOI: 10.1002/14651858.CD003477.pub2

2. Vasionyte I et al.. Musical intervention for patients with dementia: a meta-analysis. J Clin Nurs. 2013 May;22:1203-16. doi: 10.1111/jocn.12166.














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