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Familiarità neoplastica: quanto conta? |
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Inserito il 20 ottobre 2013 da admin. - oncologia - segnala a:
I soggetti che hanno avuto un genitore che ha sviluppato una neoplasia sono ad aumentato rischio per lo stesso tumore, soprattutto se la diagnosi nel genitore è stata posta prima di 70 anni.
E' noto che esiste una predisposizione familiare alle neoplasie. Qualsiasi medico con qualche anno di esperienza potrebbe raccontare di pazienti che si sono ammalati di tumore e che riferiscono che uno dei due genitori ha sofferto della stessa malattia. Ma il rischio è differente a seconda dell'età di insorgenza del tumore?
Sembra di si secondo uno studio svedese che ha cercato di meglio precisare quali possono essere i rapporti tra età di insorgenza di una neoplasia nei genitori e rischio di ammalare di tumore nei figli.
Sono stati analizzati i dati di più di 12 milioni di abitanti nati dopo il 1931. L'analisi ha dimostrato che il rischio di ammalarsi di tumore è maggiore nei soggetti in cui uno dei due genitori ha avuto un tumore in età avanzata rispetto a soggetti i cui genitori non avevano mai avuto un tumore. L'aumento del rischio rera di 1,4 volte per il linfoma non-Hodgkin, di 1,7 per il tumore del colon, di 1,8 per il cancro della mammella, di 2,1 per il cancro polmonare, di 2,4 per quello prostatico.
Tuttavia nei soggetti che avevano avuto un genitore che si era ammalato di cancro prima dei 70 anni il rischio di sviluppare una neopalsia dello stesso tipo risultava ancora più elevato.
Questo rischio era aumentato di circa 8 volte, rispetto a chi non aveva genitori che si erano ammalati di tumore, se tale diagnosi era stata posta prima dei 40 anni e di più di 4 volte se la diagnosi era stata fatta tra i 40 e i 50 anni.
Insomma, il messaggio per il medico pratico è semplice: un paziente che abbia avuto un genitore ammalato di cancro presenta un rischio aumentato di ammalarsi della stessa neoplasia, rischio tanto più elevato quanto più precoce è stata la diagnosi nel genitore. Ne consegue che questi pazienti dovrebbero essere informati di tale rischio in modo da poter metter in pratica misure di tipo preventivo primario quando disponibili e misure di diagnosi precoce, oltre che una maggior attenzione a segni clinici che potrebbero segnalare la presenza di una neoplasia.
Renato Rossi
Bibliografia
Kharazmi E et al. Familial risk of early and late onset cancer: Nationwide prospective cohort study. BMJ 2013 Jan 5; 345:e8076
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