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Terapia medica dopo impianto di stent coronarico
Inserito il 11 maggio 2014 da admin. - cardiovascolare - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Una revisione sistematica della letteratura ha fatto il punto sulla terapia medica ottimale dopo impianto di stent coronarico.


L'impianto di uno stent coronarico è diventata ormai una pratica molto diffusa e spesso costituisce una ragionevole alternativa al bypass aorto-coronarico.

E' noto però che lo stent può andare incontro ad una stenosi trombotica, ragion per cui viene consigliata una terapia antiaggregante rappresentata dalla associazione di ASA a basse dosi e di un inibitore del recettore P2Y12 (ticlopidina, clopidogrel, prasugrel o ticagrelor).

Di solito si consiglia di continuare la duplice terapia antiaggregante per almeno un anno nel caso sia stato impiantato uno stent medicato, mentre se lo stent è di tipo metallico si può ridurre la duplice antiaggregazione a 3 mesi, anche se spesso nella pratica la durata viene protratta più a lungo.

Una revisione sistematica della letteratura con successiva metanalisi si è proposta di aggiornare lo stato dell'arte sulla questione.

La revisione ha permesso di ritrovare ben 91 trials clinici randomizzati.

Di seguito i risultati principali.

1) La duplice antiaggregazione è efficace nel ridurre il rischio di trombosi dello stent. E' necessario trattare da 33 a 53 pazienti per evitare una stenosi trombotica dello stent.

2) L'ASA a basse dosi (75-100 mg/die) deve essere prescritto sine die mentre l'inibitore del recettore P2Y12 dovrebbe essere consigliato per almeno 12 mesi (a meno che non vi sia un rischio emorragico elevato)

3) Se è necessario somministrare anche warfarin (per esempio per l'esistenza di una fibrillazione atriale) il rischio emorragico aumenta per cui potrebbe essere ragionevole sospendere l'ASA

4) Interventi chirurgici non cardiaci dovrebbero essere rimandati di 12 mesi, nel limite del possibile

5) Il monitoraggio con la conta piastrinica e i test genetici per personalizzare la terapia antiaggregante non sono al momento consigliati

Che dire?

Questa revisione sistematica è sicuramente utile perchè riassume lo stato delle nostre conoscenze sulla terapia medica dopo PCI e stent, anche se per il vero non sono emerse novità eclatanti.
Viene comunque confermata la necessità di attenersi alle raccomandazioni delle attuali linee guida.
Gli autori della revisione avvertono, però, che sono in corso studi per determinare l'efficacia della doppia antiaggregazione per periodi maggiori o minori di quelli attualmente consigliati.

Questa testata ha dedicato varie pillole all'argomento che si consiglia di consultare sfruttando la funzione "Cerca pillole" (usando come termine di ricerca "doppia antiaggregazione").
La funzione "Cerca pillole" è disponibile qui: http://www.pillole.org/public/aspnuke/cercanews.asp.



Renato Rossi



Bibliografia

Brilakis ES et al. Medical management after coronary stent implantation: A review. JAMA 2013 Jul 10; 310:189.



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