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Lesioni della cuffia dei rotatori della spalla: che fare?
Inserito il 11 maggio 2014 da admin. - ortopedia - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Uno studio randomizzato e controllato suggerisce che nelle lesioni non traumatiche della cuffia dei rotatori a distanza di un anno i risultati sono analoghi tra fisioterapia e intervento chirurgico.


Spesso il medico di medicina generale si confronta con pazienti che lamentano una sintomatologia dolorosa a livello della spalla. La possibilità di disporre di mezzi di indagine molto sofisticati come la risonanza magnetica permette di individuarne le cause. Tra queste è frequente imbattersi in lesioni della cuffia dei rotatori che molte volte non sono legate ad eventi traumatici acuti.
Si tratta in questi casi di lesioni degenerative più frequenti negli anziani, che sono state associate a vari fattori predisponenti come la menopausa, l'ipercolesterolemia, l'obesità, il diabete, i microtraumismi cronici, etc.

Come dovrebbero essere trattate queste lesioni?

Ha cercato di stabilirlo uno studio clinico che ha arruolato 173 pazienti con lesioni non traumatiche del tendine del sovraspinato (età > 55 anni).

I pazienti sono stati randomizzati a tre scelte terapeutiche:
1) fisioterapia
2) acromionplastica associata a fisioterapia
3) riparazione della cuffia, acromionplastica e fisioterapia.

La valutazione dei sintomi e della funzionalità della spalla è stata effettutata, da un medico indipendente, all'inizio dello studio e poi a 3, 6 e 12 mesi. La valutazione avveniva tramite lo score Constant.

Al follow up finale, dopo un anno, non si sono rilevate differenze tra i tre gruppi.

Considerati questi risultati gli autori concludono che il trattamento conservativo dovrebbe essere la prima scelta in questo tipo di lesioni della spalla.

Che dire?

I risultati dello studio indicano che, nei casi di lesioni non traumatiche del tendine del sovraspinato, il medico dovrebbe incoraggiare il paziente a intraprendere un percorso fisioterapico perchè, almeno dal punto di vista statistico, i risultati ad un anno probabilmente saranno sovrapponibili a quelli del trattamento invasivo. Quest'ultimo potrà sempre essere preso in considerazione qualora la fisioterapia dovesse dimostrarsi inefficace.

D'altra parte questo non è il primo studio che va tal senso: uno studio prospettico presentato nel 2011 al meeting annuale dell'American Academy of Orthopaedic Surgeons aveva evidenziato che il trattamento conservativo permette di evitare, in molti casi, l'intervento chirurgico [2].

In ogni caso si tratta di studi che non fanno altro che confermare la bontà di quanto già avviene nella pratica clinica di tutti i giorni.


Renato Rossi


Bibliografia


1. Kukkonen J et al. Treatment of non-traumatic rotator cuff tears: A randomised controlled trial with one-year clinical results. Bone Joint J. 2014 Jan;96-B(1):75-81.

2. Exercise Alone Is Effective for Atraumatic Rotator Cuff Tears. Medscape. 15 Febbraio 2011.




















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