Inserito il 30 settembre 1998 da admin. - metabolismo - segnala a:
È stato preso in considerazione un numeroso gruppo di nomadi (2-3000 individui) stabilitisi in Sicilia all'epoca della prima guerra mondiale. Si tratta di una comunità prevalentemente "chiusa", con matrimoni generalmente intrarazziali e scarsi incroci con la popolazione locale. Le abitudini alimentari dei nomadi sono risultate poco influenzate dal consumismo, restando legate alla cucina contadina siciliana (frittate, frattaglie, carne rossa e bianca, verdura varia raccolta nelle campagne). Da un esame retrospettivo dei dati sanitari del gruppo, integrato con un questionario ai MG che avevano in cura tale popolazione, è risultato che Ÿ Nessun nomade era in cura con ipocolesterolemizzanti. Ÿ Solo due nomadi presentavano colesterolemia superiore a 280 (la media era di circa 190 contro i 230 della popolazione generale). Ÿ Il consumo di vino rosso era paragonabile alla media della popolazione generale Ÿ Le patologie cardiovascolari sono pressoché assenti nella popolazione nomade.
Gli autori si chiedono quanto possa avere influito il patrimonio genetico restato segregato rispetto alla popolazione locale, e quanto le abitudini alimentari rimaste invariate nel tempo.
Fonte. C. Mangiameli, "Biologi Italiani" maggio 1998