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Farmaci biologici per l'artrite reumatoide
Inserito il 17 agosto 2014 da admin. - reumatologia - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Una revisione sistematica della letteratura conferma che i farmaci biologici sono efficaci nel modificare favorevolmente il decorso dell'artrite reumatoide.



La terapia dell'artrite reumatoide si avvale di svariate classi di farmaci.

I FANS e gli steroidi sistemici vengono usati per ridurre il dolore e la flogosi. Secondo alcuni studi gli steroidi, se usati precocemente, potrebbero rallentare la progressione delle lesioni articolari.

Vi sono poi i farmaci per la terapia di fondo che vengono usati con la finalità di modificare favorevolmente il decorso della malattia.

Quelli tradizionali, usati da molti anni, sono i DMARD (Disease-modifying antirheumatic drugs) (metotrexato, idrossiclorochina, leflunomide, sulfasalazina) e gli immunosoppressori (azatioprina, ciclosporina).

In questi ultimi anni si sono, però, resi disponibili anche i cosiddetti bDMARD o farmaci biologici suddivisi in due gruppi principali: i TNF-alfa antagonisti (infliximab, etanercept, adalimumab, etc) e i non TNF-alfa antagonisti (rituximab, abatacept, anakinra).

In generale le linee guida [1,2] consigliano di iniziare quanto prima il trattamento con i DMARD (sia tradizionali che biologici) in varie combinazioni, con lo scopo di ritardare la progressione della malattia e in molti casi di indurre la remissione della stessa.

Ma quanto sono efficaci i nuovi farmaci biologici?

Una revisione sistematica della letteratura ha fatto il punto sullo stato dell'arte [3].

La ricerca ha permesso di ritrovare 51 studi e 57 abstracts.
Gli studi clinici randomizzati e controllati dimostrano che l'associazione di farmaci biologici e di DMARD trazionali è più efficace dei DMARD tradizionali da soli.
L'associazione tra farmaci biologici e metotrexato si è dimostrata molto efficace, anche se vi sono alcuni dati che suggeriscono l'uso di farmaci biologici in monoterapia.
Un altro dato interessante emerso dalla revisione è che il miglioramento è maggiore con una terapia intensiva iniziata precocemente.
Infine si è visto che in alcuni pazienti si può arrivare ad una remissione clinica libera da farmaci, tuttavia la risposta appare migliore con una strategia che prevede la continuazione dei DMARD biologici.

In conclusione, la revisione conferma che:

1) il trattamento precoce ottiene migliori risultati rispetto ad una terapia più tardiva

2) i farmaci biologici sono efficaci come terapia di fondo e sono in grado di modificare il decorso della malattia.


Renato Rossi


Bibliografia


1. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=4988

2. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=4624

3. Nam JL et al. Efficacy of biological disease-modifying antirheumatic drugs: a systematic literature review informing the 2013 update of the EULAR recommendations for the management of rheumatoid arthritis. Ann Rheum Dis. 2014 Mar;73(3):516-28.





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