La Cassazione ha confermato la legittimita' del licenziamento del lavoratore che fumando mette a repentaglio la salute e la vita dei colleghi (Cass. n. 23862/2016)
I fatti: un lavoratore aveva abitudine, malgrado i richiami dell' azienda, di fumare in ambienti ove erano presenti materiali infiammabili. Per questo motivo l' azienda aveva intimato il licenziamento.
Il lavoratore era ricorso in Tribunale ma, sia in primo che in secondo grado i magistrati avevano respinto il ricorso, avendo considerato che il comportameto del lavoratore era rischioso per i colleghi, indipendentemente dal concretizzarsi o meno dell' evento dannoso.
Anche la Cassazione confermava il licenziamento, respingendo e argomentazioni difensive basate essenzialmente sulle norme del contratto collettivo circa la tolleranza del datore di lavoro e la spoporzione tra la mancanza e la sanzione comminata. Il comportamento del lavoratore giustificava il licenziamento.