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CONFRONTO TRA TERAPIA IPOLIPEMIZZANTE AGGRESSIVA E ANGIOPLASTICA NELLA CORONAROPATIA STABILE |
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Inserito il 30 luglio 1999 da admin. - cardiovascolare - segnala a:
Sono stati coinvolti 341 pazienti con malattia coronarica stabile, funzione ventricolare sinistra relativamente normale, angina asintomatica o lieve-moderata, e con livelli sierici di colesterolo LDL di almeno 115 mg/100 ml, che erano stati destinati ad un intervento di angioplastica coronarica. I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere una terapia medica con atorvastatina alla dose di 80 mg/die (164 pazienti) o ad essere sottoposti al previsto intervento di angioplastica coronarica seguito dalla consueta terapia, che poteva includere una terapia ipolipemizzante (177 pazienti). Il periodo di follow-up è stato di 18 mesi. Risultati. Si sono avuti eventi ischemici in 22 (= 13%) pazienti che avevano ricevuto una terapia ipolipemizzante aggressiva con atorvastatina (risultante in una riduzione del 46% del livello medio di colesterolo LDL, fino a 77 mg/100 ml), e in 37 (= 21%) pazienti che avevano subito un’angioplastica (in questi la riduzione del livello medio di colesterolo LDL è stata del 18%, ossia fino a 119 mg/100 ml). L’incidenza di eventi ischemici è stata quindi più bassa del 36% nel gruppo atorvastatina in un periodo di 18 mesi (P = 0.048, risultato considerato statisticamente non significativo). CONCLUSIONI. Nei pazienti a basso rischio con coronaropatia stabile, la terapia ipolipemizzante aggressiva è efficace almeno quanto l’angioplastica più le terapie usuali nel ridurre l’incidenza di eventi ischemici. New England Journal of Medicine, 8 luglio 1999
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