I beta-bloccanti migliorano la funzione ventricolare sinistra nei pazienti con scompenso cardiaco, ma non ne è noto l’impatto sulla mortalità a lungo termine. Il CIBIS-II (studio europeo, multicentrico, randomizzato e a doppio cieco sul bisoprololo) ha arruolato 2647 pazienti in scompenso cardiaco in classe III e IV NYHA con frazione di eiezione inferiore al 35% e già in terapia con ACE-inibitori e diuretici. Il significativo effetto di riduzione della mortalità nel gruppo trattato con beta-bloccante (48% contro l’83% del gruppo di controllo) ha provocato l' interruzione prematura dello studio, indipendentemente dalle condizioni cliniche del paziente. La terapia con beta-bloccanti comporta un significativo beneficio per la sopravvivenza in pazienti con scompenso cardiaco, anche se i risultati di questo studio non possono essere estrapolati ai pazienti in classe IV e clinicamente ancora instabili. (Lancet 1999;353:9-13)