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Efficacia e sicurezza degli inibitori della PCSK9
Inserito il 13 ottobre 2019 da admin. - cardiovascolare - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Una revisione sistematica con metanalisi evidenzia che i nuovi inibitori della PCSK9 riducono infarto miocardico, ictus ischemico e rivascolarizzazioni con un buon profilo di sicurezza.


Alirocumab e evolocumab sono farmaci usati per il trattamento dell'ipercolesterolemia. Essi appartengono ad una nuova classe farmacologica che agisce inibendo la proteina PCSK9.

La loro efficacia e sicurezza č stata valutata con una revisione sistematica con metanalisi che ha considerato studi randomizzati e controllati effettuati fino al marzo 2018.
In tutto sono stati inclusi nella metanalisi 39 RCT per oltre 66000 pazienti arruolati.
Negli studi alirocumab o evolocumab venivano paragonati al placebo oppure ad altri trattamenti ipocolesterolemizzanti. I partecipanti avevano una dislipidemia oppure una malattia cardiovascolare aterosclerotica.

Il follow up medio dei vari studi era di 2,3 anni.

La mortalitą totale e quella cardiovascolare non risultavano influenzate dagli inibitori della PCSK9. Tuttavia il loro uso era associato ad una riduzione dell'infarto miocardico del 20% (CI95% dal 14% al 26%), dell'ictus ischemico del 22% (CI95% dall'11% al 33%) e delle rivascolarizzazioni coronariche del 17% (CI95% dall'11% al 22%).

Per quanto riguarda la sicurezza degli inibitori della PCSK9 non si č riscontrato nessun aumento degli enzimi epatici, degli eventi avversi neurocognitivi, della rabdomiolisi o del diabete di nuova insorgenza.

Che dire?

La revisione sistematica evidenzia un buon profilo di sicurezza degli inibitori del PCSK9; il loro uso non č associato ad una riduzione della mortalitą totale e cardiovascolare, ma si ottiene una riduzione dell'infarto miocardico, dell'ictus ischemico e delle procedure di rivascolarizzazione. Un risultato comunque di rilievo.
Per il momento le linee guida ne prevedono l'uso soprattutto in prevenzione secondaria nei soggetti a rischio elevatissimo che non raggiungono il target desiderato di colesterolo LDL inferiore a 70 mg/dL o colesterolo non HDL inferiore a 100 mg/dL [2].


Renato Rossi


Bibliografia


1. Guedeney P et al. Efficacy and safety of alirocumab and evolocumab: a systematic review and meta-analisys of randomized controlled trials. Eur Heart J. Pubblicato il 3 luglio 2019.

2. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=7080



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