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Coronavirus: performance del tampone
Inserito il 13 maggio 2020 da admin. - infettivologia - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Uno studio effettuato a New York suggerisce alcune riflessioni sulla affidabilità del test molecolare per la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2.


Il test molecolare effettuato tramite tampone naso-faringeo è il metodo diagnostico di riferimento per il coronavirus.
Tuttavia la sua affidabilità non è del tutto nota.

Partendo da queste considerazioni è stato effettuato uno studio su 22.388 pazienti sottoposti a tampone a New York.
In 3432 soggetti il tampone è stato ripetuto una o più volte.

Nei pazienti con un primo test negativo la ripetizione dell'esame ha evidenziato una positività nel 18,6% dei casi.

Considerando tutti i soggetti in cui il tampone risultò positivo si è visto che una positività al primo test si è avuta solo nel 58,1% dei casi.

La sensibilità del tampone, secondo gli autori, varia dal 66,2% al 95,6%.

Gli autori suggeriscono inoltre quanto segue:

1) dopo un tampone positivo il controllo per eventuale negativizzazione deve essere effettuato non prima di 15-20 giorni

2) dopo un tampone negativo è consigliabile eseguire un secondo test il giorno stesso o entro 2 giorni.

I messaggi take-away di questo studio ci sembrano questi:

1) la sensibilità del test molecolare per la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2 può essere bassa (questo dipende probabilmente da vari fattori: errata tecnica di esecuzione, scarso materiale prelevato, bassa carica virale presente nelle mucose nasali e faringee, etc).
Ne deriva che, di fronte ad un paziente con sintomi e segni suggestivi per COVID-19, una negatività del tampone faringeo non esclude la presenza del virus. In questi casi è buona norma ripetere il test lo stesso giorno o a distanza di 1-2 giorni.

2) la ripetizione del test per controllare la negativizzazione deve essere fatta almeno dopo 15-20 giorni se non oltre.
Per considerare "guarito" un paziente è necessario che almeno due test consecitivi siano negativi (come viene ampiamente consigliato): infatti nello studio si sono riscontrati casi in cui un primo tampone di controllo è risultato negativo mentre il secondo è risultato di nuovo positivo, indice di non eliminazione del virus.



Renato Rossi


Bibliografia

1. Green DA et al. Clinical Performance of SARS-CoV-2 Molecular Testing.
MedRxiv
https://doi.org/10.1101/2020.05.06.20093575

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