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Il “Negazionismo”: un insidioso pericolo per la medicina
Inserito il 17 gennaio 2021 da admin. - psichiatria_psicologia - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

“ …Sono tanto semplici li uomini , e tanto obediscono alle necessità presenti,che colui che inganna troverà sempre chi si fa ingannare… “
Nicolò Machiavelli: Il Principe



Negli ultimi anni in tutto il mondo occidentale ed in particolare negli USA si sono affermati e diffusi movimenti dapprima culturali e successivamente politici che rifiutano teorie e pratiche scientifiche consolidate quali la teoria dell'evoluzione e la pratica preventiva delle vaccinazioni.
Tali movimenti hanno alcune caratteristiche che li accomunano e che suscitano vive preoccupazioni nella comunità scientifica, in quanto diffondono atteggiamenti irrazionali che negano l'evidenza e quindi finiscono con il danneggiare seriamente la comunità(1).
La recente ripresa delle epidemie di morbillo, in seguito alla diminuzione dei soggetti vaccinati, e l'enorme diffusione del covid specialmente in comunità che ne hanno negato la pericolosità, sono due drammatiche conseguenze di questi atteggiamenti.
I vari movimenti i negazionisti hanno una matrice comune: non viene riconosciuto il metodo scientifico, ovvero quella procedura che parte dalla osservazione, effettua sperimentazioni, esamina i risultati e ne trae conclusioni sulle quali formula ulteriori ipotesi che verifica con altri esperimenti(2).
Nelle procedure scientifiche, come è noto, non esistono certezze assolute perché ogni risultato va verificato, confermato o smentito, e la validità dei risultati è strettamente correlata alle modalità ed al contesto della sperimentazione.

I movimenti negazionisti sostituiscono al ragionamento ipotetico deduttivo affermazioni di principio che convincono e coinvolgono ampi numeri di persone per la loro semplicità e per la loro carica emozionale(1).
Un argomento cardine è la libertà di pensiero e di azione: se chi si ispira al metodo scientifico ha il diritto di rifiutare le opinioni dei negazionisti, parimenti chi rifiuta la biologia evolutiva o non accetta varie acqusizioni scientifiche , secondo questi movimenti di pensiero, avrebbe il diritto di rifiutare le conclusioni proposte dalla scienza.
Scienza e superstizione o, se si preferisce, scienza e fantasia, per alcuni di questi movimenti, sarebbero sul medesimo piano.
Il negazionismo, tuttavia, non è un semplice movimento di pensiero: è un sistema logico con rilevanti conseguenze per coloro che vi aderiscono e per il contesto sociale.
La base di questo approccio conoscitivo alla realtà, è l'operatore logico “Not” uno degli operatori basilari della logica predicativa, della logica matematica, e di tutti gli algoritmi usati nell'informatica (3).
L’operatore logico “ Not” è ovviamente usato per negare, ma una appropriata successione di negazioni, nella logica come nella realtà quotidiana, afferma indirettamente tutto ciò che non nega…
La negazione è anche usata nel dialogo intrapsichico, ovvero nella nostra più profonda intimità(4): in psicologia è un noto meccanismo di difesa intrapsichico che può aiutare il soggetto ma che, se usato sistematicamente, come avviene in alcune condizioni psicopatologiche, può annientare la realtà ed indurre l'individuo a creare una nuova realtà fantastica che in alcuni casi sfocia in veri e propri deliri(5).
Quando la operazione logica della negazione non si limita a formulare semplici giudizi negativi, ma arriva a negare realtà storiche comprovate ( olocausto, sbarco sulla luna ecc.),dal punto di vista cognitivo si aprono inquietanti prospettive anche per gli stessi “negazionisti”.
Sul piano storico-sociale il meccanismo di cancellazione di parte della realtà storica era già conosciuto e previsto dalle leggi dell’Antica Roma per I nemici della Patria “ damnatio memoriae”: venivano fisicamente distrutte opere e tracce del soggetto condannato…
A livello individuale il meccanismo di cancellazione della memoria è ancora più pericoloso perchè impoverisce e deteriora la mente di chi lo usa. E’ singolare e preoccupante come i “negazionisti estremi” riproducano inconsapevolmente meccanismi analoghi a quelli che si verificano in molte forme di demenza, con “ vuoti di memoria”dapprima episodici e poi sempre più estesi, semplificazione progressiva dei processi mentali, restrizione drammatica degli interessi culturali, fuga dalla realtà, rifugio in comunità di amici,impoverimento del linguaggio e delle capacità di astrazione(6).

Nel pensiero e nelle dottrine dei negazionisti vi è dunque un atavico, angoscioso rifiuto della incertezza e della complessità del reale, alle quali si reagisce costruendo via via nuove pseudo-certezze, basate generalmente su principi molto semplici ma sempre emozionalmente coinvolgenti che vengono accettati senza alcuna verifica.
Si crea così una nuova realtà parallela, più semplice, rassicurante, nella quale i soggetti che aderiscono rinunciano all’angoscioso e faticoso pensiero critico- autocritico e si affidano alla ideologia dominante nel gruppo che è generalmente piuttosto semplice,rassicurante, gratificante.(7)
Il passo successivo è talora la “consacrazione” di questi gruppi che avviene quando il pensiero negazionista si fonde con ideologie mistico-religiose(8) ed acquisisce in eredità rituali che rinforzano il senso di appartenenza e creano una nuova gratificante identità : migliaia di soggetti non sono più soli ed inermi di fronte a una società minacciosa, ma sono parte di gruppi organizzati che li valorizzano e li difendono proponendo loro nuove promettenti visioni del mondo.


Conclusioni

I movimenti negazionisti presenti in tutto il mondo occidentale non sono semplici fenomeni folkloristici, ma al contrario sono reti di organizzazioni ideologiche- politiche- religiose che condividono il rifiuto del metodo scientifico proponendo proprie originali interpretazioni della realtà che guidano il loro pensiero, e le loro azioni.
È molto importante che i medici conoscano questi diffusi movimenti e, se ritengono ancora validi gli insegnamenti di Claude Bernard, di Koch, di Pasteur di Sabin e di molti altri padri della medicina, ne dimostrino i gravi limiti di praticando quotidianamente quella nobile arte medica che da secoli si basa sulla scienza.


Riccardo De Gobbi e Giampaolo Collecchia


Bibliografia

1) Sean B Carroll: The Denialist Playbook Scientific American, 8 Nov 2020
2) Karl R. Popper: Logica della Scoperta Scientifica Einaudi Edit. Torino 2010
3) Giorgio Bagni et Al.:Introduzione alla logica e al linguaggio matematico Mc Graw-Hill Edit 2010
4) Joan Riviere: Il mondo Interno Raffaello Cortina Edit Milano 2001
5) Vittorio Lingiardi, Fabio Madeddu: I meccanismi di difesa Raffaello Cortina Edit Milano 2002
6) Gianfranco Denes,Luigi Pizzamiglio: Neuropsicologia Zanichelli Edit. Bologna 2003
7) Umberto Galimberti: I miti del nostro tempo. Feltrinelli Edit.Milano 2018
8) Rudolf Otto: Il Sacro SE Edit. Milano 2009



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