Una sintesi delle linee guida americane sull'uso degli anticorpi monoclonali.
I National Institutes of Health americani hanno emanato delle linee guida per l'uso degli anticorpi monoclonali nel trattamento della COVID-19 dopo che la FDA aveva emesso una autorizzazione di emergenza.
In sintesi le raccomandazioni.
Gli anticorpi monoclonali bamlanivimab 700 associato a etesevimab 1400 oppure casirivimab 1200 associato a imdevimab 1200 sono indicati per i pazienti con COVID-19 lieve o moderata a rischio di progressione. Il trattamento dovrebbe essere iniziato appena possibile e comunque entro 10 giorni dall'inizio dei sintomi. Non ci sono dati per definire quale dei due regimi sia preferibile sia in termini di efficacia che di sicurezza. Il regime a base di casirivimab/imdevimab potrebbe essere preferibile nel caso di presenza di varianti. Il bamlanivimab non deve essere usato in monoterapia. I pazienti che sono stati trattati con anticorpi monoclonali devono essere vaccinati almeno 90 giorni dopo la somministrazione. Invece i soggetti che hanno sviluppato una COVID-19 dopo la vaccinazione possono essere trattati con gli anticorpi monoclonali.
I pazienti a rischio di progressione sono i seguenti: coloro che hanno un BMI >/= 35, nefropatia cronica, diabete mellito, condizioni di immunosoppressione, etą >/= 65 anni oppure presenza di ipertensione, malattie cardiovascolari, BPCO o altre pneumopatie croniche.
Gli anticorpi monoclonali non devono essere usati nei pazienti con COVID-19 ospedalizzati, se non in trials clinici. Possono essere usati in soggetti con COVID-19 lieve-moderata che sono ricoverati per ragioni diverse dalla infezione da SARS-CoV-2.
Le raccomadnazioni citano gli studi che hanno costituito il razionale per l'autorizzazione della FDA e sono consultabili al link: https://www.covid19treatmentguidelines.nih.gov/statement-on-anti-sars-cov-2-monoclonal-antiboides-eua/.