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L'ottimismo pericoloso |
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Inserito il 31 ottobre 2021 da admin. - scienze_varie - segnala a:
Il cosiddetto outcome bias può portare a pericolose sottovalutazioni diagnostiche.
Enrico, 56 anni, si rivolge al medico curante perchè lamenta da qualche tempo una sintomatologia caratterizzata da lombalgia. Il dolore non è molto forte, non impedisce le normali attività quotidiane, comunque disturba il paziente. In passato Armando ha sofferto ancora di saltuari episodi di lombalgia per i quali aveva eseguito una radiografia della colonna e una risonanza magnetica (che avevano evidenziato segni di spondiloartrosi) e alcune visite ortopediche e fisiatriche. Il medico visita il paziente ma non riscontra nulla di diverso dal solito, in particolare non vi sono segni radicolitici e la manovra di Laségue è negativa. Imputando la sintomatologia alla solita artrosi viene prescritto del riposo e un antinfiammatorio. Tuttavia la terapia ottiene un beneficio modesto e temporaneo. Armando comunque riprende il lavoro ma dopo qualche settimana la lombalgia si aggrava e compare una febbricola serotina. Inoltre il paziente ha notato un calo ponderale di 4-5 chili nonostante non sia assolutamente a dieta. Preoccupato si rivolge a uno specialista ortopedico che fa eseguire una radiografia della colonna e alcuni esami ematochimici. La radiografia mostra un'area di lisi a carico del corpo della quarta vertebra lombare mentre gli esami ematochimici evidenziano un aumento della VES (100 mm alla prima ora) e della PCR oltre che una modesta anemia normocitica e un gammopatia monoclonale. Il paziente viene ricoverato e si giunge alla diagnosi di mieloma.
In questo caso si è verificata una distorsione cognitiva nota come "outcome bias" o preferenza per le diagnosi migliori. Il medico sceglie, in maniera istintiva, i percorsi diagnostico-terapeutici più favorevoli trascurando le ipotesi peggiori. Nel caso di può ravvisare anche un'altra distorsione detta "anchoring bias" o fenomeno dell'ancoraggio: si resta legati a un'ipotesi diagnostica influenzati da una diagnosi precedente (in questo caso la "solita artrosi").
Renato Rossi
Per approfondire:
Collecchia G, De Gobbi R, Fassina R, Ressa G, Rossi RL. La diagnosi ritrovata. Il Pensiero Scientifico Editore: Roma 2021. http://pensiero.it/catalogo/libri/professionisti/la-diagnosi-ritrovata
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