Secondo lo studio TIME non vi sono differenze per quanto riguarda gli esiti clinici tra la somministrazione mattutina o serale degli antipertensivi.
Nello studio noto come Hygia Chronotherapy Trial [1] si era dimostrato che la somministrazione prima di andare a letto (bed time) dei farmaci antipertensivi è in grado di ridurre gli eventi cardiovascolari del 45% rispetto alla somministrazione durante la giornata.
Al meeting annuale dell’European Society of Cardiology tenutosi a Barcellona dal 26 al 29 agosto 2022 sono stati presentati i risultati dello studio TIME che ha arruolato 21.104 pazienti ipertesi (età media 65 anni, 14% diabetici, 13% con precedenti eventi cardiovascolari) randomizzati ad assumere i farmaci antipertensivi al mattino oppure alla sera. Il follow-up è stato in media di 5,2 anni, anche se alcuni pazienti sono stati seguiti fino a 9 anni. La pressione media al reclutamento era di 135/79 mmHg. L’endpoint primario era di tipo composto: ricovero per infarto miocardico o ictus non fatali e morte da cause cardiovascolari. Tale endpoint si è verificato nel 3,4% dei pazienti del gruppo che assumeva i farmaci alla sera e nel 3,7% del gruppo che li assumeva al mattino (differenza non significativa, p = 0,53).
I risultati del trial sono quindi in contrasto con quelli dell’Hygia Chronotherapy Triale e suggeriscono che il paziente iperteso può assumere indifferentemente i farmaci al mattino o alla sera perché gli esiti non variano con il timing di assunzione. In realtà i risultati dell’Hygia Chronotherapy Trial sono stati criticati per vari aspetti metodologici [3] e una revisione degli 8 studi che hanno valutato l’utilità della somministrazione serale degli antipertensivi sono stati ritenuti ad elevato rischio di bias per cui l’assunzione bed time non può essere raccomandata di routine. È importante invece ottenere un controllo dei valori pressori per tutte le 24 ore usando per esempio farmaci a lunga durata d’azione oppure una combinazione di farmaci al mattino [4].
Come concludere? A nostro avviso la somministrazione serale può essere suggerita nei pazienti con dimostrata ipertensione prevalentemente notturna; negli altri casi i farmaci possono essere assunti al mattino, l’importante è che la pressione sia sempre ben controllata durante le 24 ore. Ogni scelta può avere pro e contro. Per esempio la somministrazione serale potrebbe provocare una caduta della pressione durante la notte e favorire le cadute se il paziente si alza per andare in bagno; la somministrazione al mattino potrebbe invece causare vertigini e ipotensione ortostatica durante la giornata.
2. TIME Trial. Presentato a Barcellona il 26 agosto 2022 durante il meeting annuale dell’European Society of Cardiology.
3. Kreutz R et al. Blood pressure medication should not be routinely dosed at bedtime. We must disregard the data from the HYGIA project. Blood Pressure 2020; 9: 135-136.
4. Stergiou G et al. Bedtime dosing of antihypertensive medications: systematic review and consensus statement: International Society of Hypertension position paper endorsed by World Hypertension League and European Society of Hypertension. J Hypertens. 2022 Aug 16. doi: 10.1097/HJH.0000000000003240. Epub ahead of print. PMID: 35983870.