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Sanità a confronto con gli altri Paesi |
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Inserito il 30 novembre 1999 da admin. - professione - segnala a:
16.11.1999 Il sistema sanitario italiano ha problemi, ma è meno disastroso di come qualcuno lo dipinge In un paese dominato dagli scandali quotidiani e dalle emergenze esasperate come il nostro, in cui la Sanità è uno degli obiettivi prediletti delle cronache, ci si potrebbe aspettare che il quadro del Sistema sanitario nazionale mostri lacune disastrose rispetto ai partner europei. Dati alla mano, invece, la Sanità europea è più uniforme di quanto si creda. Almeno è quanto è emerso dall'incontro stampa organizzato questa mattina a Milano da Pharmacia & Upjohn, se si aggregano i risultati di due inchieste condotte dall'ISPO e da Valdani Vicari & Associati in sei paesi europei. Nei risultati esposti da Renato Mannheimer per conto dell'ISPO, gli italiani appaiono generalmente soddisfatti del rapporto con il medico di base, ma percepiscono la Sanità nazionale in modo negativo, più di tedeschi, svedesi, spagnoli inglesi e francesi. In particolare, l'italiano sembra diffidente nei confronti delle prestazioni che hanno come punto di riferimento la struttura ospedaliera. Se invece si va a confrontare il gradimento dei pazienti che hanno subito un ricovero rispetto al trattamento ricevuto (questa la ricerca condotta da Valdani Vicari & Associati) il risultato si fa molto più omogeneo. L'Italia è nella media europea sia per la durata delle degenze sia per i tempi di attesa al pronto soccorso, manifestando lacune solo nei cosiddetti servizi accessori, che vanno dalla disponibilità di telefoni nella struttura alla presenza di spazi ricreativi. Il grado di soddisfazione dei pazienti, insomma, è perfettamente allineato alla media europea, anche se una carenza da segnalare è l'alto numero di posti letto per stanza (3,9) rispetto alla media e in particolare alla Francia (1,4). Qualche perplessità emerge anche se si raffrontano i tempi di attesa per prestazioni diagnostiche e chirurgiche, illustrati da Teresa Petrangolini, del Tribunale per i diritti del malato. I tempi di attesa delle prestazioni, in Italia, sono effettivamente più alti della media continentale, e decisamente spropositati rispetto a Svezia e a Germania, ma non lontani da quelli britannici e persino più brevi di quelli spagnoli. Nota a margine, anche i tempi per l'approvazione dei farmaci continuano a risentire delle lungaggini ereditate da anni di prassi burocratiche. Nell'insieme, il quadro della Sanità italiana risulta però non lontano dagli standard degli altri paesi comunitari. A essere sicuramente più bassa rispetto ai livelli europei è la percezione degli italiani di come vanno le cose in materia di Sanità. E a questo, probabilmente, contribuisce anche l'atteggiamento talvolta spregiudicatamente vittimista e locale della stampa nostrana. A volte, guardare gli altri potrebbe essere educativo... Marco Cattaneo
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