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Iperkaliema, aceinibitori e sartani |
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Inserito il 08 gennaio 2023 da admin. - nefrologia - segnala a:
Uno studio di popolazione suggerisce che la comparsa di iperkaliemia non controindica in assoluto la continuazione della terapia con aceinibitore o sartano.
È noto che sia gli aceinibitori che i sartani possono provocare iperkaliemia che è aggravata se si associano diuretici risparmiatori di potassio, antialdosteronici o se coesiste un’insufficienza renale. In questi casi è giustificato sospendere l’aceinibitore o il sartano? Ha cercato di stabilirlo uno studio osservazionale canadese [1] che ha analizzato i dati di una coorte di pazienti trattati con aceinibitori o sartani, che avevano un’insufficienza renale (VFG < 60 ml/1,73 m2) e avevano sviluppato un’iperpotassiemia (K ≥ 5,5 mmol/l). Sono stati esclusi i pazienti in trattamento dialitico. I pazienti sono stati suddivisi in due gruppi a seconda se avevano sospeso o meno l’aceinibitore o il sartano. Si è così potuto determinare che, in un follow-up di circa 4 anni, i pazienti a cui era stato sospeso il farmaco avevano un aumento del rischio di decesso da tutte le cause del 32-47% in termini relativi e del 28-32% dei decessi da cause cardiovascolari. Inoltre chi aveva sospeso il farmaco aveva un rischio aumentato di dover ricorrere alla dialisi dell’11-65%. Questi dati portano gli autori a concludere che dopo un episodio di iperpotassiemia si dovrebbero studiare delle strategie per continuare con l’aceinibitore o il sartano. per non dover rinunciare alla loro efficacia nefroprotettiva.
Lo studio è senza dubbio interessante, tuttavia essendo di tipo osservazionale le sue conclusioni devono essere prese con prudenza. L’iperkaliemia può essere infatti molto pericolosa perché può provocare fibrillazione ventricolare e asistolia. Quindi, se si decide di non sospendere la terapia con aceinibitore o sartano vanno messe in atto misure idonee a combattere lo squilibrio elettrolitico a seconda dell’entità dell’aumento: riduzione dell’apporto di potassio, polistirene sulfonato di sodio, patiromer (una resina che riduce l’assorbimento intestinale di potassio), il sodio zirconio ciclosilicato, insulina e glucosio EV, calcio EV, emodialisi, salbutamolo per via inalatoria a dosi elevate.
Renato Rossi
Bibliografia
1. Leon SJ, Whitlock R, Rigatto C, Komenda P, Bohm C, Sucha E, Bota SE, Tuna M, Collister D, Sood M, Tangri N. Hyperkalemia-Related Discontinuation of Renin-Angiotensin-Aldosterone System Inhibitors and Clinical Outcomes in CKD: A Population-Based Cohort Study. Am J Kidney Dis. 2022 Aug;80(2):164-173.e1. doi: 10.1053/j.ajkd.2022.01.002. Epub 2022 Jan 25. PMID: 35085685.
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