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Terapia ottimale dell'ipertensione arteriosa |
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Inserito il 30 dicembre 1999 da admin. - cardiovascolare - segnala a:
La maggior parte degli studi sul trattamento farmacologico dell’ipertensione viene condotta secondo gruppi paralleli, ovvero somministrando un determinato farmaco ad un gruppo di pazienti e paragonandone i risultati ottenuti con dei controlli che non ricevono farmaci o che ricevono molecole di diverso tipo. Il gruppo del Dr.. J.E.C. Dickerson ha preferito adottare una metodica diversa, sottoponendo ad un unico gruppo di pazienti 4 diversi farmaci (un ACE-inibitore [A], un beta-bloccante [B], un calcio-antagonista [C] e un diuretico[D]). Tali farmaci venivano somministrati ciclicamente, in periodi temporali diversi. Sono stati arruolati 56 pazienti che hanno ricevuto a rotazione le quattro terapie in cicli della durata di circa 4 mesi ciascuna. Al termine della sperimentazione, allorche' tutti e quattro i farmaci erano stati somministrati, quello con cui erano stati ottenuti i migliori risultati veniva nuovamente somministrato per verificarne l’efficacia. Risultati: In meno della metà dei pazienti è stato ottenuto un controllo pressorio accettabile con il primo trattamento, mentre alla fine delle 4 fasi di rotazione la monoterapia è stata efficace per il 73% dei casi. La risposta farmacologica si presentava omogenea all’interno delle coppie A/B (ace-inibitore/beta-bloccante) e C/D (calcio-antagonista-diuretico). La prima coppia e' risultata in genere essere quella più efficace. Vi è una notevole variabilità individuale nella risposta alla terapia anti-ipertensiva, ma il consiglio degli autori e' di iniziare sempre con una delle molecole delle coppie A/B o C/D, e di proseguire con una dell’altra coppia in caso di insuccesso. (Lancet 1999;353:2008-13)
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