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Il metodo abduttivo |
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Inserito il 19 novembre 2023 da admin. - scienze_varie - segnala a:
Il testo di questa pillola è stato tratto dal libro: "Metodologia clinica. Le basi logiche del ragionamento diagnostico e terapeutico. Una guida pratica". Chi, per un maggiore approfondimento, desiderasse acquistarlo, può farlo a prezzo scontato del 40% (12 € invece di 20 €) qui: http://ilmiolibro.kataweb.it/libro/medicina-e-salute/644007/metodologia-clinica/
Buona lettura
Renato Rossi
Oltre al metodo deduttivo e induttivo ( di cui abbiamo scritto in due pillole precedenti) è stato descritto anche il metodo abduttivo. Secondo l’enciclopedia Treccani quello che caratterizza l’abduzione è il fatto che la premessa maggiore è certa, quella minore è solo probabile, quindi anche la conclusione può essere solo probabile. Secondo il filosofo statunitense Peirce, invece, vi sarebbe nell’abduzione una componente intuitiva, una specie di atto di fantasia: di fronte a determinati fatti osservati si avanza una certa ipotesi tra le molte disponibili, senza che vi sia una spiegazione logica per la quale si è scelta propria quella. In quest’accezione il metodo abduttivo potrebbe, in un certo qual senso, corrispondere a quello che comunemente viene detto “occhio clinico”. Un esempio di abduzione nell’accezione data dalla Treccani è il seguente: questo paziente presenta un PSA di 8 ng/ml; nel cancro prostatico il PSA è > 4 ng/ml; pertanto questo paziente è affetto da un tumore della ghiandola prostatica.
Si osservi che la premessa maggiore è vera perché l’abbiamo constatata direttamente (ammettendo che il laboratorio non abbia commesso un errore), ma la premessa minore è solo probabile in quanto sono stati descritti dei casi in cui il PSA era < 4 ng/ml eppure si era in presenza di un cancro prostatico. D’altra parte sono anche riportati casi di PSA > 4 ng/ml senza che vi sia una neoplasia. Ne consegue che la conclusione è possibile ma non certa. Essa andrà confermata o esclusa con ulteriori accertamenti: si potrà per esempio ricorrere alla risonanza magnetica multiparametrica e/o alla biopsia prostatica che, anche se non completamente esenti da errori, consentono una diagnosi su cui possiamo fare più affidamento. Come si vede anche il ragionamento basato sull’abduzione può condurre a errori se non viene correttamente interpretato.
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