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NUOVO DECRETO SULLE PATOLOGIE ESENTI: LO STATO DELL'ARTE |
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Inserito il 30 dicembre 1999 da admin. - professione - segnala a:
Uno dei problemi piu' pressanti, al momento attuale, e' quello dell' effettiva interpretazione a proposito della prescrizione dei farmaci in base alle nuove patologie. Il nuovo D.M. e' assai complesso: le nuove tabelle enumerano le indagini concesse in esenzione ma non dicono nulla dei farmaci; inoltre il Ministero della Sanita' ha messo on-line una tabella che compara le nuove esenzioni per patologia con l' art. 3 del vecchio decreto (quello che si occupa delle prescrizioni diagnostiche)nulla dicendo a proposito dei farmaci. 1) Alcune ASL hanno interpretato: il nuovo decreto sostituisce integralmente il vecchio, quindi sono abolite le esenzioni per i farmaci. 2) Altre ASL hanno ritenuto che le nuove tabelle sostituissero soltanto l' art. 3 del decreto del 1991; mentre per gli accertamenti si doveva far riferimento alle nuove tabelle, per i farmaci sarebbero rimaste in vigore le tabelle del 91. L' uso contemporaneo di due tabelle diverse e di due elenchi diversi avrebbero pero' portato gravi problemi sia ai medici che alle ASL. 3) Alti hanno ritenuto che entrassero in esenzione TUTTI i farmaci connessi alle patologie tabellate. Dopo un periodo di incertezza, riteniamo che l' interpretazione autentica sia la n. 3. Infatti esaminando parola-per-parola tutta la normativa pensiamo di aver trovato il bandolo per dipanare la matassa. Chiarimento: Il D.M. 28/5/99 n. 329 (quello attuale sulle patologie) deriva dal disposto del D. Legisl. 124/98, art. 5. Quest' ultimo decreto legislativo pero', all' art. 3 (salto tutti i passaggi intermedi) specifica che "Dalla data di entrata in vigore dei regolamenti di cui all' art. 5 ... il limite massimo di prescrivibilita' di sei pezzi ... si applica ai farmaci destinati al trattamento delle patologie indicate negli stessi regolamenti..." Vale a dire che l' attuale decreto non contiene la lista dei farmaci prescrivibili in esenzione in quanto era gia' specificato nella legge precedente che tutti i farmaci connessi a tali patologie sarebbero entrati in regime esente. Avevano percio' ragione coloro che avevano interpretato in modo estensivo la normativa. Si apre il problema di quali siano i farmaci "connessi" alle patologie. La prima spiegazione e' che si tratti dei farmaci che abbiano nella scheda tecnica l' indicazione di quella patologia. Attenzione percio', a questo punto, a rispettare nel caso di prescrizioni in esenzione le indicazioni terapeutiche contenute nella scheda tecnica. E' possibile, vagliando meglio la casistica pratica, che tale concetto possa essere in futuro maggiormente esteso. In questo periodo di transizione sarebbe bene pero' attenersi per quanto possibile ad un criterio un po' restrittivo. (Centro Studi FIMMG-Roma) DZ
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