Secondo una revisione sistematica negli anziani sottoposti a PCI è preferibile una duplice antiaggregazione di 3 mesi.
Nell’intervento di angioplastica coronarica con stent (PCI = percutaneous coronary intervention) si inizia una terapia con due antiaggreganti (duplice antiaggregazione) ma la durata del trattamento negli anziani rimane controversa. Partendo da queste considerazioni alcuni autori hanno effettuato una revisione sistematica della letteratura con relativa metanalisi a rete alla ricerca di studi effettuati in soggetti con età >/= 65 anni e con durata di almeno 9 mesi dopo la PCI. Sono stati ritrovati 14 RCT per un totale di 19.102 pazienti arruolati. Il rischio di bias negli studi è stato giudicato basso mentre l’eterogeneità andava da assente a moderata. Non si è evidenziato nessuna differenza per quanto riguarda gli eventi avversi in genere e gli eventi cardiovascolari avvenuti a 1 mese, 3 mesi, 6 mesi e 12 mesi. Il rischio di emorragie gravi era basso sia a 1 mese che a 3 mesi. Gli autori concludono che negli adulti anziani una durata della duplice antiaggregazione dopo PCI di 3 mesi è associata a un minor rischio di emorragie rispetto a una durata di 6 mesi mentre non vi sono differenze per gli eventi cardiovascolari. Insomma negli anziani una duplice antiaggregazione per la durata di 3 mesi è probabilmente la scelta che presenta un miglior rapporto tra rischio e beneficio.
Renato Rossi
Bibliografia
Park DY et al. Shorter dual antiplatelet therapy for older adults after percutaneous coronary intervention. A systematic review and network meta-analysis. JAMA Network Open 2024;7(3):e244000.