Recentemente i mass media hanno evidenziato il rischio che corrono coloro che effettuano lunghi viaggi, soprattutto in aereo, in posizione seduta per molte ore con possibile sviluppo di tromboflebiti di esito potenzialmente assai grave. Non è stata però mai esaminata l'effettiva frequenza di tale complicazione, anche se le premesse teoriche (posizione seduta, sedentarietà, compressione sui vasi delle gambe) siano convincenti.
Alcuni ricercatori inglesi hanno voluto esaminare la frequenza effettiva di questa complicazione e l'eventuale differenza che venisse rilevata con l'uso preventivo di calze elastiche.
Sono stati perciò seguiti oltre 220 passeggeri di età superiore ai 50 anni, non affetti da flebopatie o altre patologie importanti, che avessero un programma di viaggio aereo superiore alle otto ore.
I pazienti sono stati divisi in due gruppi e uno dei gruppi ha indossato un set di calze elastiche come profilassi di complicazioni flebitiche. I soggetti venivano esaminati alla fine del viaggio mediante un doppler vascolare.
È stato dimostrato come nelle persone che non portavano calze elastiche si sia rilevata una presenza di trombosi venosa nella percentuale del 10% circa. Nel gruppo invece che indossava calze elastiche a scopo profilattico, sono stati diagnosticati soltanto 4 episodi di tromboflebite superficiale.
I ricercatori concludono che questa complicazione è pertanto più frequente di quanto possa apparire comunemente e può essere efficacemente prevenuta mediante l'utilizzo profilattico di calze elastiche durante il volo.