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Mai credere a tutto cio’ che si legge! Il web agevola i millantatori |
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Inserito il 01 ottobre 2024 da admin. - professione - segnala a:
E’ noto come mezzi di comunicazione ( i social, le tv private ecc) condizionino ormai la percezione popolare di ogni accadimento di qualche interesse. Addirittura possono diffondere informazioni (magari false o tendenziose) su chiunque vogliano, in quanto non esistono ancora normative precise che ne assicurino la correttezza e la veridicita’.
Anche in ambito medico il web si e’ affollato di autonominati “Supereroi” mentre magari la realta’ e’ ben diversa. Sintesi e commento ad un Articolo di un illustre cattedratico sul caso di una mistificazione dei titoli professionali di un collega italiano tramite social.
Che tipo e’ il collega di cui si parla?: - Laureato in medicina e Chirurgia a Napoli: pare non sappia neanche Lui se si é laureato alla prima o alla seconda Università. A volte nei suoi tanti CV rintracciabili su internet dice di essersi laureato alla Federico II però sul sito FNOMCeO risulta essersi laureato alla Vanvitelli.
Boh!
- A quale Ordine dei Medici è iscritto? Lui stesso non sa se a Salerno o a Bari. In un sito indica di essere iscritto all’ Ordine dei Medici di Bari con il n. 85xx, ma a Bari a quel numero corrisponde un altro Collega. Sul sito della Federazione Ordine Medici (FNOMCeO) risulta iscritto all’ Ordine dei Medici di Salerno, sempre con lo stesso numero.
Mah!
- Tante sono le sue pagine web, ognuna con un CV (curriculum vitae) ed una esperienza professionale diversa. Oltre che a Bari ha studio anche a Bitonto, Napoli, Roma, Milano, Torino, Brescia, Benevento, Firenze, Bologna, Palermo, Siena, Alessandria, Varese, Pavia, Parma, Como, e, oltre ad essere uno specialista in medicina legale, è quanto meno poliedrico in quanto effettua prestazioni nei campi più disparati della Medicina. - Nel sito MIODOTTORE.IT vengono enumerate le sue possibili prestazioni professionali: dalla calorimetria indiretta alle Consulenze medico legali di parte, dalla ozonoterapia alla dietoterapia, dalla insufflazione retto/vaginale, all’accompagnamento a visita medico legale.
I titoli professionali enumerati nei vari siti sembrano un romanzo di fantascienza: due specializzazioni di assai dubbia veridicita’: - Quella in Medicina Forense (ottenuta secondo lui presso il Texas Biomedical Research Institute) non ha alcune riscontro; - Quella in Medicina Estetica conseguita a Sassari e’ in realta’ solo un Master biennale a pagamento.
Titoli a millanta che tutta notte canta Continuando la ricerca studiando i tanti suoi CV presenti su internet e su pagine web il Prof Introna riferisce altre circostanze “simpatiche”.
Nella maggior parte dei suoi CV si attribuisce la qualifica di Medico legale o Esperto in Medicina legale, e non di specialista in Medicina legale. Sono diciture ingannevoli ma possibili anche se disdicevoli. Pero’ continua a dare false informazioni sui suoi titoli quando ci informa di aver fatto - Un corso di specializzazione in Prevenzione cardiovascolare , linee guida e valutazioni economico finanziare presso l’OIC di Salerno (che è la sede salernitana dell’Organismo Italiano di Contabilità dove tutto può aver fatto tranne che un corso di specializzazione). - Un corso di specializzazione in Agopuntura e terapia del dolore conseguito presso una Scuola privata (che pero’ organizza corsi di formazione specifica a pagamento, non certo corsi universitari di Specializzazione) - Una riferita Specializzazione in Ossigeno e Ozonoterapia conseguita presso la Università UniCamillus di Roma (pomposamente chiamata Unicamillus International University of Health and Medical Sciences) ma anche qui non e’ una specializzazione ma di un master a pagamento. - Un Master in Medicina legale assicurativa - Un Master in Medicina legale entrambi conseguiti on line presso l’ Universita’ telematica UniPegaso.
Insomma, nessuna specializzazione universitaria vera e propria, solo Master e Corsi di formazione presso Strutture private, contrabbandati come Corsi di Specializzazione oltre a due master in argomenti di medicina legale presso una Università privata telematica. Sul sito della FNOMCeO, la pagina è muta, non riporta nessun titolo di Specializzazione.
Inoltre il collega in alcuni siti Internet asserisce di essere un Ricercatore, mentre in altri si qualifica come Professore. - Circa il titolo di Professore: nel sito del MIUR ove sono riportati tutti i Docenti universitari il collega è sconosciuto. - Nel suo sito informa che è un Ricercatore perché’ da anni studia (per conto suo) una serie di patologie fisiche e mentali. Ma circa i suoi studi sui siti piu’ autorevoli (PUB MED) non risulta pubblicata alcuna ricerca
Eppure nel suo sito web nella pagina “chi sono” il collega si autodefinisce esperto in medicina legale ad afferma inequivocabilmente che insegna presso Corsi di Laurea, Scuole di Specializzazione e Master universitari
A tal proposito ci informa di essere Professore in quanto “ha prestato servizio come Docente di medicina ed igiene del lavoro presso l’Istituto Universitario Nicolaus e come docente in “Aspetti Sanitari e idoneità̀ alla mansione in cantiere” presso l’Università di Ingegneria del Politecnico di Bari. Ricercatore per anni negli Stati Uniti, è docente di Igiene del lavoro Solo che l’ Istituto Universitario Nicolaus non esiste. Neppure puo’ trattarsi della LUM, in quanto una intervista del Rettore a Striscia la notizia ha informato che il Collega non è mai stato titolare di alcun insegnamento né ha mai svolto alcun ruolo Docente in detta Università.
Altri sono stati pastrocchi messi in luce dal Prof Introna, che, desolato, rimarca “ Ignoranza totale, falsità, titoli inesistenti, qualifiche inventate. Insomma il nulla che si autoproclama: “Esperto in medicina legale, Ricercatore, Professore, Specialista, Docente… Ma siccome il Collega è un soggetto televisivo, buca lo schermo, ha gli occhi azzurri ed un vago accento campano, è simpatico, lo chiamano nelle trasmissioni più gettonate e… I telespettatori gli credono. Evviva allora la televisione spazzatura… E noi imbecilli che la guardiamo!”
Il caso fa saltar fuori l’ annoso problema della necessita’ di controllo delle informazioni circolanti sul web. In nome di un malinteso senso di liberta’ finora si e’ difesa la possibilita’ (da parte di chiunque) di millantare, esagerare, mentire e, talvolta, anche truffare l’ inesperto cittadino. A quando una normativa, adeguata che ci possa garantire?
Daniele Zamperini
Fonte: https://www.simlaweb.it/perbacco-che-fenomeno/ articolo di Francesco Introna, Presidente della SIMLA (Sociata’ Italiana di Medicina Legale e Assicurazioni sul sito della suddetta Societa’ Consultato il 05/09/2024
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