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Confronto tra agonisti del recettore GLP-1
Inserito il 19 gennaio 2025 da admin. - metabolismo - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Una metanalisi a rete ha paragonato tra loro vari agonisti del recettore GLP-1.


Gli agonisti del recettore GLP-1, inizialmente studiati per il trattamento del diabete di tipo 2, si sono rivelati utili anche nella terapia dell'obesità. Attualmente sono disponibili la semaglutide, la tirzepatide, la dulaglutide, la liraglutide e l'exenatide. Vengono tutti somministrati per via sottocutanea una volta alla settimana, però per la semaglutide esiste anche la formulazione per via orale. Essi possono essere usati anche nel trattamento precoce del diabete di tipo 1, tuttavia il loro effetto ipoglicemizzante si attenua dopo alcuni mesi rendendo necessario il passaggio all'insulina. Sono diventati molto popolari presso il grande pubblico per la loro efficacia nel ridurre il peso corporeo nei pazienti obesi anche non diabetici.

Una revisione sistematica con metanalisi ha paragonato tra loro questi farmaci valutando la loro efficacia nel controllare la glicemia, il peso corporeo e il profilo lipidico nei pazienti con diabete di tipo 2. In tutto sono stati analizzati 76 RCT con un totale di poco meno di 40.000 partecipanti (sono stati esaminati 15 agonisti del recettore del GLP-1). Gli studi dovevano avere una durata di almeno 12 settimane e paragonare tra loro un agonista del recettore del GLP-1 con il placebo o con un altro farmaco della stessa classe.
Tutti i farmaci testati si sono dimostrati utili nel migliorare il profilo glicemico (glicemia a digiuno ed emoglobina glicata) con la tirzedpatide che ha evidenziato una maggiore efficacia.
Efficaci si sono dimostrati anche per la riduzione del peso corporeo, con l'associazione tra semaglutide e cagrilintide che ha prodotto la maggior perdita di peso (in media 14 kg), seguita dalla tirzepatide (in media 8,5 kg). Ricordiamo che la cagrilintide è un analogo dell'amilina che si lega ai recettori dell'amilina cerebrali riducendo l'appetito e aumentando la sensazione di sazietà.
La semaglutide si è dimostrata efficace nel ridurre il colesterolo LDL e totale.
Gli autori nelle conclusioni avvertono che, soprattutto quando si usano dosi elevate, si possono avere effetti avversi gastrointestinali.



Renato Rossi


Bibliografia

Yao H, Zhang A, Li D, Wu Y, Wang CZ, Wan JY, Yuan CS. Comparative effectiveness of GLP-1 receptor agonists on glycaemic control, body weight, and lipid profile for type 2 diabetes: systematic review and network meta-analysis. BMJ. 2024 Jan 29;384:e076410. doi: 10.1136/bmj-2023-076410. PMID: 38286487; PMCID: PMC10823535.


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