Diversi farmaci anoressizzanti sono stati ritirati dal mercato negli anni scorsi per la segnalazione di un possibile aumento di rischio di malattie cardiovascolari. Gia’ uno studio pubblicato su "Am. Intern. Med." (2001;134:261-6) aveva evidenziato la mancanza di evolutivita’ e la scarsa importanza clinica delle valvulopatie da anoressizzanti. Un ulteriore studio, pubblicato recentemente, ha tenuto sotto controllo 530 donne, randomizzate, per ricevere fenfluramina o placebo per tre mesi, nel contesto di un programma di intervento per l’abbandono di abitudine al fumo. Dopo un periodo di circa quattro anni e mezzo, venivano controllate le condizioni cardiache dei soggetti, senza riscontrare alcuna variabile ecograficamente rilevante, sia nel gruppo trattato con fenfluramina che in quello trattato con placebo. Nessun paziente trattato con fenfluramina ha presentato alcun evento cardiaco clinicamente rilevante. Questo studio conferma quanto gia’ sospettato, circa la scarsa importanza clinica dell’interessamento cardiaco conseguente all’uso di fenfluramina. (Arc. Intern. Med. 2001;161:1429-1436)