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Punti di vista su: Matrimonio e Malattia di Alzheimer |
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Inserito il 20 giugno 2025 da admin. - professione - segnala a:
Continuiamo a presentare studi scientifici che riportano conclusioni opposte; insomma, tutto e il contrario di tutto. Stavolta parliamo di un argomento di frequentissimo interessamento: il Morbo di Alzheimer (MA) visto dal punto di vista dello stato sociale. Ma che c’entra?
Il primo studio: il matrimonio protegge dall’ Alzheimer!
Secondo questo studio, pubblicato sull’ autorevole rivista Journal of Neurology, Neurosurgery, and Psychiatry, ( https://jnnp.bmj.com/content/89/3/231) i soggetti single di lungo corso presentano un rischio molto piu elevato di sviluppare la demenza; i ricercatori hanno calcolato un valore del 42% rispetto agli sposati. Non e’ sufficiente pero’ convolare all’ altare: e’ fondamentale una lunga convivenza matrimoniale. Inutile percio’ sperare di risolvere restando vedovi/e perche’ in tale evenienza e’ stato verificato un drastico calo dell’ effetto protettivo: per chi resta vedovo le probabilità di Alzheimer restano comunque del 20% più alte rispetto a chi ha un partner fisso.
Puo’ essere utile una soluzione meno drastica? Certo! I ricercatori sostengono che soggetti divorziati dopo lunga convivenza non presentino invece un incremento del rischio.
L'effetto protettivo del matrimonio viene attribuito dai ricercatori alla più intensa vita sociale delle coppie rispetto a chi è solo in quanto favorirebbe utilissime interazioni con gli altri.
Poi vengono considerate le condizioni familiari con un miglior tenore di vita delle coppie sposate (due stipendi, due pensioni). Non vengono citate, per esempio, le abitudini sessuali, certamente piu’ agevoli nelle coppie sposate.
Il secondo studio: il matrimonio favorisce l’ Alzheimer!
Questo studio, pubblicato piu’ recentemente su Alzheimer's & Dementia (https://alz-journals.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/alz.70072) ha invece scoperto che essere sposati fa male alla salute mentale e favorisce la demenza.
Lo studio, condotto con una serie di test neuropsicologici periodici su oltre 24.000 persone, ha infatti evidenziato che gli individui mai sposati correrebbero un rischio minore di sviluppare demenza rispetto ai colleghi sposati. Gli adulti non sposati presentavano un rischio di demenza inferiore almeno del 50% rispetto a quelli sposati.
I motivi non sono chiari, ma gli autori ipotizzano che i singoli godano della protezione di uno stile di vita più attivo e meno routinario, con maggiore partecipazione sociale e maggiore stimolo mentale. L'opposto della tesi dello studio precedente...
Commento personale: In conclusione gli studi scientifici a volte illustrano tutto ma anche il suo contrario. Se ne sono accorti anche altri autorevoli onesti cronisti che, riportando il contenuto di queste ricerche, si sono trovati nell’ imbarazzo di aver sostenuto prima un concetto, poi il suo contrario.
Uniamo percio’ la nostra modesta voce a quelle piu’ autorevoli riportate in fondo nell’ invitare i lettori dotati di spirito critico (e non ancora soggetti ad Alzheimer) ad accettare che la scienza non e’ una disciplina esatta, va interpretata con spirito critico e mai in modo assoluto.
Daniele Zamperini
https://www.focus.it/scienza/salute/il-matrimonio-fa-male-alla-salute-mentale-demenza https://www.focus.it/scienza/salute/il-matrimonio-protegge-dal-rischio-demenze
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