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L'asse Cervello-Cuore: intuito da secoli ma ora dimostrato |
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Inserito il 20 novembre 2026 da admin. - scienza - segnala a:
Da secoli popoli viventi in diversi continenti e legati a culture e religioni diversissime hanno intuito che il dolore può "spezzare" un cuore così come la gioia può alleggerirlo, rendendolo in grado di sopportare e superare fatiche e privazioni. Questa intuizione, forse legata ad un sesto senso interiore, è ora dimostrata scientificamente da vari studi. Oggi ne proponiamo uno ai nostri lettori, con un breve commento
1.Cos’è l’asse cervello-cuore L’asse cervello–cuore è un sistema multidimensionale che integra: •via neurale: comunicazione tra sistema nervoso centrale (SNC) e autonomo (SNA); •via meccanica: segnali derivanti da pressione e meccanotrasduzione; •via biochimica: mediatori ormonali, neuropeptidi e infiammazione. Questi tre percorsi interagiscono tra loro, regolando insieme funzioni fisiologiche, cognitive ed emotive. Le disfunzioni dell’asse possono causare o aggravare patologie cardiovascolari e neurologiche.
2.La Via neurale • Coinvolge SNA (simpatico e parasimpatico), sistema nervoso intrinseco cardiaco (ICNS) e rete autonoma centrale (CAN). • Le strutture cerebrali chiave: o Corteccia prefrontale mediale: regola emozioni e riflesso barocettivo. o Corteccia orbitofrontale e cingolata: controllo cognitivo volontario e autocoscienza. o Insula: percezione viscerale e arousal emotivo. o Amigdala e ipotalamo: elaborazione di stress, ansia, memoria affettiva. o Tronco encefalico (ponte, midollo allungato): controllo riflessi cardiovascolari e respiratori. • L’ICNS ( sistema nervoso intrinseco cardiaco) contiene neuroni autonomi capaci di processare segnali in modo indipendente dal cervello.
3. Via meccanica • Basata su meccanorecettori (come i canali Piezo1/2) sensibili alla pressione arteriosa e al flusso sanguigno. • Il cuore, tramite la frazione di eiezione ventricolare sinistra (LVEF), influenza direttamente l'attività cerebrale. • Il riflesso barocettivo invia segnali afferenti al NTS (nucleo del tratto solitario) nel tronco encefalico, con feedback regolatori su battito e pressione. • L’interazione con la respirazione genera l’aritmia sinusale respiratoria, indice di equilibrio simpato-vagale.
4. Via biochimica • Comprende: o Peptidi natriuretici (ANP, BNP, CNP): regolano la pressione e agiscono come neuromodulatori. o Steroli cardiaci endogeni (es. ouabaina-like): influenzano l’eccitabilità neuronale e la contrattilità miocardica. o Neuropeptide Y (NPY): coinvolto nella regolazione autonoma, nella risposta allo stress e nella pressione arteriosa. o Citochine infiammatorie: legano ischemia, infarto e neuroinfiammazione (con implicazioni in depressione, declino cognitivo e demenza).
5. Interazioni tra le vie • Le vie neurale, meccanica e biochimica non operano isolatamente, ma si integrano: o Es. il riflesso barocettivo attiva risposte neurali e neurochimiche. o Il nucleo del tratto solitario (NTS) riceve segnali da recettori meccanici e chimici. o L’attività del locus coeruleus (pons) regola la veglia e sincronizza funzioni respiratorie e cardiache.
6. Attivazione regionale e implicazioni cliniche • Insula: integra stimoli interni e modula le risposte autonome, centrale in ansia e depressione. • Regioni olfattive e ippocampo: legame tra perfusione cerebrale, sensibilità olfattiva e funzione mnemonica. • Malattie come takotsubo, insufficienza cardiaca, ictus, epilessia e disturbi dell’umore coinvolgono alterazioni dell’asse cervello-cuore.
7. Implicazioni cliniche e prospettive • L’asse cervello-cuore fornisce un modello per comprendere e trattare disturbi neurocardiologici e neuropsichiatrici. • Le differenze genetiche, di genere e ambientali influenzano la vulnerabilità individuale. • È emergente una nuova disciplina clinica: neurocardiologia integrata.
Conclusioni L’asse cervello–cuore è un network multisistema essenziale per la regolazione dell’omeostasi e la risposta allo stress. Comprendere le sue dinamiche apre nuove vie terapeutiche per condizioni come depressione, aritmie, insufficienza cardiaca e disfunzioni cognitive. ________________________________________
Riccardo De Gobbi
Bibliografia Valenza G., Matić Z et Al.:The brain–heart axis: integrative cooperation of neural, mechanical and biochemical pathways Nature Reviews Cardiology (2025) http://doi.org/10.1038/s41569-025-01140-3
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