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Amiodarone e rischio di cancro |
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Inserito il 25 agosto 2013 alle 06:18:00 da admin. IT - scienza
L’amiodarone, approvato dalla FDA per il trattamento dell’aritmia nel 1985, è un farmaco antiaritmico usato per il trattamento delle tachiaritmie. Poiché l’amiodarone è liposolubile e la sua emivita di eliminazione è molto lunga (53 giorni), grandi quantità del farmaco possono accumularsi nei tessuti molli dopo trattamenti a lungo termine. Inotre, la struttura dell’amiodarone è molto simile a quella della tiroxina e, pertanto, anormalità funzionali della tiroide sono comuni durante la sua somministrazione. Possono verificarsi sia ipo che ipertiroidismo dopo trattamento con amiodarone. Ma la reazione avversa più grave causata da amiodarone è la tossicità polmonare, che può esitare in fibrosi polmonare. Trattamenti a lungo termine con amiodarone sono stati associati anche a iperpigmentazione blu-grigia e a fotosensibilità della pelle. Studi su animali hanno riportato aumento di incidenza di cancro della tiroide nei topi. Nella sorveglianza postmarketing la Food and Drug Administration ha riportato lo sviluppo di masse polmonari, cancro della tiroide e cancro della pelle. Alcuni case reports hanno indicato che l’amiodarone può aumentare il rischio di masse polmonari, cancro della atiroide e della pelle. Inoltre, una metanalisi di trials clinici randomizzati ha inaspettatamente rivelato un aumento con significatività borderline della mortalità da cancro tra pazienti assegnati al gruppo amiodarone.
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