Terapia ormonale sostitutiva e tromboembolia venosa in donne cardiopatiche
Categoria : cardiovascolare
Data : 26 novembre 2001
Autore : admin
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E’ noto come non vi sia concordia tra gli autori circa l’entita’ del rischio di complicazioni venose nelle donne in trattamento ormonale sostitutivo. E’ stato effettuato uno studio randomizzato in cieco controllato contro placebo, finalizzato a valutare se la terapia ormonale sostitutiva (TOS) determinasse aumento del rischio di episodi di tromboembolia venosa (TEV) in donne affette da cardiopatia ischemica. Il follow-up medio e’ stato di 4 anni. Sono state randomizzate circa 2700 donne in eta’ post menopausale, aventi eta’ media di 67 anni, affette da cardiopatia ischemica e non sottoposte a isterectomia. Sono stati esclusi soggetti che avessero eventi coronarici recenti, anamnesi positiva per TEV, per neoplasia mammaria o dell’endometrio, ipertensione, diabete o altre gravi patologie. Uno dei due gruppi e’ stato trattato con TOS, l’altro ha ricevuto solo placebo. Il follow-up ha riscontrato come un numero maggiore di donne del gruppo trattato con TOS (2,5%) sia andato incontro a TEV o a trombosi profonda, rispetto al gruppo placebo (0,9%). Gli autori concludono come, in donne in eta’ avanzata affette da cardiopatia ischemica, la TOS possa aumentare il rischio di trombosi venosa profonda o di tromboembolia venosa. Ann Intern Med 2000- Maggio 2000;132:689-96
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