Un nuovo ormone che regola l’introduzione di cibo.
Categoria : metabolismo
Data : 30 ottobre 2002
Autore : admin
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Finalmente una scoperta che sembra far quadrare il cerchio in ambito di obesità. Un nuovo ormone, denominato Ghrelina è stato identificato come prodotto di sintesi da parte di cellule endocrine situate nella parete dello stomaco. Esso avrebbe un forte potere di stimolare il senso di fame e di diminuire il metabolismo e la degradazione dei grassi. Molti aspetti della più spesso vana lotta contro i chili di troppo non erano spiegati in maniera soddisfcente con i modelli a disposizione. Ora questo tassello importante rende il quadro chiaro e apre nuove vie per terapie efficaci. In 13 soggetti obesi vennero misurati i livelli di Ghrelina ogni 30-60 minuti per 24 ore, prima e dopo un programma dietetico di 6 mesi che produsse una media di calo ponderale del 17%. I livelli di Ghrelina aumentavano prima di ogni pasto , per calare prontamente dopo mangiato. Dopo la perdita di peso, i livelli di Ghrelina si comportavano in modo simile, ma erano più elevati, sia prima che dopo il pasto. Al contrario, in ulteriori 5 casi di pazienti che erano stai operati di bypass gastrico e erano andati incontro a perdite notevoli di peso (circa il 36% in media), i livelli di Ghrelina non variavano col pasto e l’appetito era ridotto in modo permanente senza recupero di peso. Il ruolo di questo nuovo ormone appare importante: esso spiegherebbe perché passando il tempo diventa sempre più difficile seguire la dieta, aumentando la concentrazione ormonale e quindi il senso di fame e riducendosi il metabolismo. Nel caso infine di bypass gastrico si avrebbe l’inibizione della sintesi di Ghrelina, con capacità di mantenere la dieta senza aumento dell’appetito. Questa molecola sembra un ottimo bersaglio per una terapia mirata della obesità.
N Engl J Med 2002 May 23; 364: 1623-30
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