Mortalità per asma e cortisone
Categoria : pneumologia
Data : 26 marzo 2001
Autore : admin
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La terapia inalatoria con cortisonici e’ ormai uno dei capi saldi delle terapie per l’asma in quanto ne arreca un documentato effetto benefico. Non e’ stato chiarito pero’ se questo trattamento sia altrettanto efficace nel ridurre la mortalita’ indotta da questa malattia. E’ stata effettuata percio’ una indagine retrospettiva sui registri di un archivio regionale sanitario canadese per individuare tutti i soggetti di eta’ compresa tra i 5 e i 44 anni che assumevano farmaci antiasmatici nel periodo compreso tra il 1965 e il 1997. Ne e’ derivato un gruppo di oltre 30.000 soggetti, 562 dei quali erano deceduti nel periodo osservato. In 77 di questi soggetti (circa il 15%), l’asma era stata riconosciuta come causa principale del decesso. Il 53% assumeva steroidi per via inalatoria contro il 46% dei soggetti sopravvissuti. L’analisi statistica dei dati confermava che il cortisone per aerosol era associato a una riduzione del rischio di morte che arrivava al 21%. Tale effetto protettivo scompariva in corrispondenza della sospensione della terapia. Gli autori concludono percio’ che i cortisonici per via inalatoria, oltre all’effetto benefico sintomatologico, sono anche capaci di ridurre la mortalita’ nei pazienti affetti da asma. N.E.J.M. 2000; 343:332-6
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