Mantenere la dignità e l’autonomia delle persone anziane negli ambienti di cura
Categoria : professione
Data : 26 marzo 2001
Autore : admin
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Insensibilità e mancanza di rispetto. I servizi sanitari dovrebbero preoccuparsi di salvaguardare la dignità e l’autonomia dei pazienti minimizzando le difficoltà. In molti casi tuttavia questi obiettivi non vengono raggiunti. Indagini condotte principalmente da gruppi in difesa degli anziani hanno raccolto direttamente i punti di vista degli anziani fruitori dei servizi sanitari e di coloro che ne hanno cura, disegnando un quadro allarmante di persone anziane trattate in modo inaccettabile, senza sensibilità né rispetto, da parte del personale di assistenza. Alcuni esempi: -“L’hanno lasciata stare in mezzo ai suoi escrementi e all’urina”. -“Un vecchietto di 90 anni si era bagnato. Mentre lo cambiavano, giaceva tutto nudo, con le tende completamente aperte”. -“Sono rimasta scioccata e sgomentata dall’atteggiamento insensibile del personale infermieristico di guardia”. -“La dignità di mia madre per loro era inesistente”. Trattandosi di dati aneddotici, è difficile stabilire quanto sia diffusa questa cattiva professionalità. Tuttavia, il fatto che esistano a livello internazionale articoli sulla dignità e l’autonomia degli anziani nell’ambito dell’assistenza sanitaria suggerisce che le difficoltà di mantenere standard elevati di assistenza siano un problema globale. I concetti di dignità e autonomia, pur essendo tra loro correlati, sono leggermente diversi tra loro. La dignità si riferisce al mantenimento da parte del singolo individuo del rispetto di se stesso e da parte degli altri. L’autonomia fa riferimento al mantenimento del controllo sulle decisioni e sulle altre attività. La letteratura suggerisce che sia la dignità che l’autonomia siano entrambe minacciate negli ambienti di cura. Alla dignità si attenta soprattutto mediante le interazioni negative tra pazienti e personale di assistenza, la mancanza di riguardo per la privacy dei pazienti e una generale mancanza di sensibilità per i bisogni e i desideri della popolazione anziana. L’autonomia è minacciata dalla carenza di informazioni adeguate a comprendere la loro diagnosi e a fare scelte informate riguardo la loro assistenza. Elevare gli standards. Come si possono migliorare gli standards nell’assistenza agli anziani? Un modo è quello di osservare di buona professionalità che esistono e identificare gli elementi che possono essere generalizzati globalmente ai servizi sanitari. Al pari degli esempi negativi sopra riportati, esistono esempi di commenti positivi fatti dagli anziani e da coloro che li assistono. -“L’assistenza è stata ineccepibile. Il personale era attento e premuroso”. -“I medici e il chirurgo che ha eseguito l’intervento sono stati premurosi e hanno perso tempo per spiegarmi tutto dettagliatamente”. Questi commenti mettono in luce gli elementi che fanno sentire alle persone anziane di conservare la loro dignità e autonomia. Il fornire informazioni e la qualità delle interazioni tra il personale e i pazienti sono punti chiave. Bloccare gli atteggiamenti negativi mediante l’addestramento. I dati qualitativi finora citati suggeriscono che il modo di pensare del personale di assistenza incide notevolmente sulla qualità del trattamento delle persone anziane e sull’attenzione data alla conservazione della loro dignità ed autonomia. Purtroppo, sembra che una parte considerevole dei professionisti della sanità abbia punti di vista pessimistici sulle persone anziane. Lo UK Health Advisory Service riferisce di aver trovato esempi di atteggiamenti preconcetti nei confronti delle persone anziane e della loro cura quasi ad ogni livello del sistema di servizi. La letteratura dimostra che gli atteggiamenti negativi del personale verso gli anziani possono essere bloccate mediante un addestramento diffuso e continuo, ma soprattutto con un contatto continuo con gli anziani non solo ammalati, ma anche sani, in modo da arrivare a considerarli come esseri umani singoli e non come un gruppo omogeneo. Fornire informazioni. Le persone anziane e coloro che li assistono hanno bisogno di ricevere informazioni adeguate, per poter fare scelte informate riguardo la loro cura. Ciò è necessario ad ogni stadio di trattamento, compresa la cura dei malati terminali. British Medical Journal, 17 marzo 2001
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