Sicurezza stradale e alcool, un problema antico
Categoria : scienze_varie
Data : 27 giugno 2001
Autore : admin
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"I progressi della biochimica permettono oggi di determinare la quantita' di alcool introdotta nell'organismo operando su piccolissime quantita' di sangue. Merce' microdosaggi effettuati secondo i metodi di diversi autori e' oggi possibile determinare rapidamente e con notevole esattezza le concentrazioni di alcool nel sangue: anche a distanza di parecchie ore dall'ingestione piu' o meno abbondante di bevande alcoliche ….. fin dal 1926 in Svizzera l'Istituto di Medicina Legale dell' Universita' di Zurigo si occupo' di tale questione; recentemente approfittando dell'autonomia legislativa cantonale i Cantoni di Vaud e di Berna e di hanno dato facolta' al Magistrato e all' Ufficiale di Polizia di ordinare ad un medico il prelevamento di una piccola quantita' di sangue nelle persone sospette di ubriachezza che abbiano partecipato in qualita' di autori o di vittime ad un infortunio stradale. Il prelevamento deve essere fatto al piu' presto possibile dopo l'infortunio; si sa pero' che anche nelle 24 ore successive a una soverchia libazione la diagnosi di ubriachezza con la determinazione della concentrazione dell'alcool nel sangue e' resa possibile con semplici accorgimenti tecnici. I prelevamenti di sangue devono essere fatti da medici autorizzati e naturalmente con tutte le regole dell'arte sempre che cio' non sia nocivo alla salute del soggetto … Oltre al sussidio che possono fornire tali prove al Magistrato inquirente e' da considerare anche l'efficacia preventiva che dovra' avere il timore, specialmente per chi conduce automobili, di essere riconosciuto ubriaco in caso di infortunio: il che come e' ovvio aggrava il reato. Non e' poi da credere che nelle persone appartenenti alle classi piu' ricche l'ubriachezza sia rara; nell'America del Nord si sono dovuti lamentare molto spesso numerosi infortuni stradali dopo grandi bevute collettive di liquori (cocktail party). ("Sapere", 31 Gennaio 1936 pag.64). [Commento: L' articolo qui riportato, a parte qualche sottigliezza linguistica, potrebbe essere stato scritto in epoca attuale, tanto moderni sono i concetti espressi in esso. E' incredibile e inconcepibile comunque osservare come tali procedure, ampiamente note e attuabili addirittura negli anni '30, siano rimaste lettera morta in Italia fino agli anni 90, con tutte le migliaia di morti che ne sono conseguiti. D.Z.]
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